Un fascicolo aperto per ignoti per il reato di crollo colposo. Ad aprirlo nella giornata di ieri il Procuratore Capo della Repubblica Ubaldo Pelosi in merito al cedimento di una parte della cava ad Ellera nella notte tra venerdì e sabato scorso.
Due le frane che si erano verificate con i detriti che erano crollati nel torrente Sansobbia modificandone il corso: la prima che aveva di fatto isolato la frazione Casino e la seconda che aveva allagato gli orti e le baracche (erano morte galline e oche, messi in salvo i cavalli presenti) presenti oltre ai piani terra di alcune abitazioni di località Olmo.
Da lì la decisione del sindaco di firmare un'ordinanza di sgombero di alcune case per motivi di sicurezza. Con i residenti che poi dopo gli interventi che hanno di fatto portato il torrente a rientrare nella sua naturale sede hanno potuto ritornare nelle proprie abitazioni.
Immediato era stato l'intervento sul posto dei vigili del fuoco, la protezione civile, i carabinieri, il sindaco Maurizio Garbarini e l'assessore ai rapporti con la protezione civile Calogero Massimo Sprio.
La strada per raggiungere località Casino è stata ricavata poi in mezzo ai detriti (verrà chiusa in caso di pioggia) e la protezione civile in prima battuta aveva liberato un percorso pedonale dalla zona per consentire ai residenti di raggiungere la strada provinciale.
Nei giorni successivi poi sono stati effettuati i sopralluoghi dei vigili del fuoco con i droni per effettuare rilievi sullo stato della cava dei Fratelli Pastorino che risultava essere in bonifica.
Il procedimento è stato aperto al sesto piano del Palazzo di Giustizia per valutare eventuali responsabilità (che potrebbero non essere riscontrate) e non ci sono in questo momento iscritti nel registro degli indagati. I carabinieri di Albisola e i vigili del fuoco hanno inviato in Procura le loro relazioni.
In questo fine settimana sono previste violente precipitazioni e l'attenzione continuerà ad essere più che alta.