Si è avvalsa della facoltà di non rispondere la 21enne romena che è stata arrestata mercoledì scorso dalla squadra mobile della polizia con l'accusa di estorsione ai danni di un 50enne savonese.
Davanti al Giudice per le Indagini Preliminari Emilio Fois e al Pubblico Ministero Massimiliano Bolla la donna ha fatto scena muta davanti decidendo di non rispondere alle domande.
I poliziotti l'avevano sorpresa mentre stava ricevendo del denaro come compenso per evitare la divulgazione agli organi di stampa e ai suoi familiari di foto compromettenti che dimostravano l’esistenza di una relazione sessuale tra i due.
La donna secondo quanto ricostruito dagli agenti aveva già richiesto ed ottenuto delle somme in denaro, facendo consegnare diverse migliaia di euro dall’uomo.
Il 50enne infatti in prima battuta aveva ceduto al "ricatto" ma poi aveva deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine. È stato così organizzato lo scambio di denaro con la regia della polizia e la donna è stata beccata in flagranza di reato.
Le indagini avevano permesso, inoltre, di individuare una complice, una trentunenne connazionale dell’arrestata, che era stata rintracciata e denunciata in stato di libertà per il reato di estorsione in concorso, oltre che il reato di sfruttamento della prostituzione.
Nei confronti della donna deferita in stato di libertà era stata applicata la misura del foglio di via obbligatoria dal comune di Savona per la durata di due anni.