“Siamo soddisfatti della giornata: entrambi i candidati hanno sottoscritto, impegnandosi, il decalogo che spiega le priorità dell’agricoltura ligure da qui ai prossimi cinque anni”, esordiscono Marcello Grenna e Antonio Ciotta, Presidente e Direttore di Coldiretti Savona. Il riferimento è al documento ufficiale redatto da Coldiretti Liguria che va a indicare e spiegare, in dieci punti, le priorità in agenda per il settore agricolo regionale.
L’incontro con i candidati delle due coalizioni principali alla Presidenza della Regione si è tenuto nel pomeriggio di ieri, martedì 22 ottobre, presso la sala conferenze del grand Hotel Savoia di Genova. Lo svolgimento ha visto salire sul palco e prendere la parola il candidato del centrosinistra Onorevole Orlando, seguito, nel tardo pomeriggio, dal candidato alle Regionali per il centro-destra, il Sindaco Bucci. Nell’occasione è stato presentato un vero e proprio decalogo che evidenzia le principali tematiche da attenzionare, prima fra tutte il settore del florovivaismo, comparto portante dell’intero ambito agricolo ligure. Si è parlato di gestione irrigua, difesa del suolo e Sviluppo Rurale; ma anche del sostegno alle filiere produttive e del necessario contrasto alle fitopatie, fino alla più che dovuta semplificazione amministrativa.
Il settore agricolo in Liguria va tutelato e salvaguardato, cosicché i cambiamenti climatici in corso possano smettere di mettere in ginocchio un intero settore, cosa che alla provincia di Savona capita continuamente. Concludono Grenna e Ciotta: “Mantenere non basta, serve sviluppare, e per farlo abbiamo bisogno del sostegno di Regione Liguria, specialmente nei confronti di un comparto che spazia in diversi ambiti e si distingue a livello internazionale per le sue produzioni.”
Le proposte di Coldiretti Liguria in sintesi sono state:
Le proposte di Coldiretti Liguria
1. Sviluppo Rurale: È cruciale risaltare il valore aggiunto che possiedono i prodotti agricoli liguri, sburocratizzando il processo di richiesta e consentendo alle aziende di sfruttare i fondi europei attraverso un approccio più concreto e flessibile rispetto alla programmazione precedente.
2. Economie produttive territoriali: Si propone una strategia per valorizzare le filiere locali di qualità, garantendo il giusto prezzo ai produttori e contrastando pratiche commerciali sleali.
3. Gestione idrica: A fronte dell’assenza di sistemi coordinati di raccolta delle acque, chiediamo la creazione di infrastrutture per raccogliere l’acqua piovana e fronteggiare eventi calamitosi. Si propone un nuovo piano invasi e la creazione di un Consorzio di secondo livello per costituire una rete di gestione delle acque.
4. Interventi sulla fauna selvatica: È urgente un piano straordinario per contenere i danni della fauna selvatica, in particolare i cinghiali, e un’apposita manovra per controllare i predatori, giunti ormai alle zone costiere. Al contempo, chiediamo di riformare la gestione venatoria, ottimizzando le tempistiche di risarcimento dei danni. Infine, ribadiamo la necessità di affrontare l'emergenza della peste suina africana, fenomeno tutt’altro che debellato sul territorio ligure.
5. Settore forestale e governo del territorio: Nonostante una percentuale boschiva tra le più alte d’Italia, la burocrazia disincentiva anziché semplificare le pratiche agronomiche. È dunque essenziale valorizzare il settore forestale parallelamente semplificandone le norme, così da permettere alle imprese di investire nella competitività e nella gestione un territorio estremamente fragile.
6. Pesca e acquacoltura: La proposta è di restituire alla Regione Liguria la delega del demanio marittimo per pesca e acquacoltura, garantendo una gestione uniforme delle attività costiere, al fine di uno sviluppo coerente e sinergico del settore con il territorio ligure e tutti gli stakeholder in esso presenti.
7. Multifunzionalità: Si chiede di sostenere le attività agricole capaci di diversificare la propria produzione e migliorare la qualità della vita attraverso attività secondarie. È necessario, dunque, aggiornare la legislazione per favorire lo sviluppo di tali attività, prima fra tutte l’agriturismo.
8. Formazione: Per rendere il territorio competitivo, è essenziale sviluppare competenze tecniche con programmi formativi adeguati e sinergie con fondi interministeriali, creando opportunità di formazione che migliorino le capacità del settore agricolo.
9. Contrasto alle fitopatie: L'incidenza delle emergenze fitosanitarie sulle coltivazioni liguri richiede un'intensificazione della ricerca relativa a problematiche quali la mosca dell'olivo e la flavescenza dorata. È fondamentale sviluppare tecniche di disinfestazione specifiche per l’intero settore.
10. Semplificazione e riorganizzazione amministrativa regionale: Il carico burocratico sulle imprese agricole rappresenta un significativo svantaggio competitivo. È necessario riorganizzare e adeguare le risorse dell'assessorato, coinvolgendo ispettorati, politiche agricole e servizi alle imprese.