Eventi - 17 ottobre 2024, 17:23

“Atti e Memorie” della Società Savonese di Storia Patria, il prof Ciarlo presenta il 60esimo volume

Vita quotidiana e amministrazione del territorio negli atti notarili del Duecento. I casi di Noli, Segno, Varazze e Albisola

Appuntamento venerdì 18 ottobre, alle ore 17:30, a Savona, presso la Sala San Pietro del convento dei Frati Carmelitani (via Untoria 6), sarà presentato il 60° volume degli “Atti e Memorie” della Società Savonese di Storia Patria, un volume monografico che contiene il ponderoso e interessante lavoro del professor Ciarlo.

Si tratta della trascrizione e illustrazione di atti notarili conservati presso l’Archivio di Stato di Genova, ma riguardanti Noli, Segno, Varazze e Albisola. Domenico Ciarlo evidenzia che “come spesso accade nei cartolari notarili, è soprattutto la vita economica e quotidiana della gente comune ad essere messa in luce, sotto il punto di vista dei rapporti patrimoniali, familiari e commerciali. Ma ciò non toglie che, pur nel breve lasso di tempo coperto dai nostri atti, si trovino anche notizie riguardanti l’amministrazione pubblica… e assetto urbanistico”.

171 sono gli atti del notaio Enrico De Brolio nel 1233, rogati non solo a Noli, ma in parte anche a Segno. Per quest’ultima località gli atti riguardano terreni o prodotti agricoli, mentre per Noli compaiono case, torri e attività preponderanti di commerci marittimi.

Evidenzia Ciarlo che “la tipologia contrattuale più attestata è la commenda, che prevede l’affidamento di una somma di denaro da parte di un accomandante, che si assume il rischio dell’impresa, ad un accomandatario, che si impegna a farla fruttare in cambio di una quota prefissata del guadagno (per lo più il quarto). Normalmente l’accomandatario reperisce fondi da più accomandanti, in modo da poter costituire un capitale idoneo a finanziare l’impresa”.

Per Varazze e Albisola i 152 atti illustrati furono invece rogati tra il 1283 e il 1286. Precisa il prof. Ciarlo che “i documenti sono interessanti sia perché forniscono informazioni sull’economia e sulla vita quotidiana delle comunità di Varazze e Albisola, sia perché ne riflettono puntualmente la situazione politico-amministrativa del momento. Come è noto: questi territori si trovavano politicamente assai frammentati , in modo analogo a quanto accadeva per larga parte della Liguria. La divisione della giurisdizione in quote dipendeva qui da due fattori concomitanti: da una parte la frammentazione del potere signorile, dall’altra le mire espansionistiche del Comune di Genova, che in tali territori cercava di inserirsi con successive acquisizioni, per il loro carattere strategico anche ai fini dell’isolamento di Savona, cui l’opponeva un secolare contrasto. Genova, infatti, aveva estromesso il comune savonese dalla giurisdizione su Albisola e Varazze con convenzione del 19 febbraio 1251 ; inoltre il 15 gennaio 1277 aveva acquistato una quota dai marchesi di Ponzone. Per il resto, gli atti testimoniano la vita economica delle due comunità di Varazze e Albisola e i rapporti patrimoniali tra gli abitanti. Sono frequenti mutui gratuiti, spesso concessi dietro garanzia di animali, terreni o case, dichiarazioni che ammettono l’esistenza di debiti, dovuti a doti o a pagamenti non ancora corrisposti, cessioni di crediti, quietanze per corresponsione di dote o di legato o per pagamento di debito, procure, sentenze arbitrali. I beni che sono l’oggetto degli atti rispecchiano soprattutto una società agricola, basata sulla terra e sugli animali. Un solo documento è riconducibile alle costruzioni navali di Varazze”.

Grazie all’opera di Domenico Ciarlo, docente presso il Liceo “Chiabrera-Martini” di Savona e uno dei massimi esperti liguri di paleografia medievale, col nuovo libro viene fatta nuova luce sulla storia e l’economia di quattro significativi centri della Liguria medievale: Noli, Segno, Albisola e Varazze.

Il volume è stato stampato con il sostegno della Fondazione “De Mari”.

Redazione