“La sanità pubblica in Liguria è ormai in uno stato di abbandono, frutto della gestione fallimentare di Giovanni Toti, e ora il suo successore designato, Marco Bucci, non fa altro che avanzare mirabolanti promesse che non potranno essere mantenute”.
Lo afferma in una nota la candidata al Consiglio regionale di M5S Stefania Scarone.
“Ospedali con servizi minimi – prosegue -, come quelli di Albenga e Cairo Montenotte e senza un vero pronto soccorso hanno lasciato i cittadini a percorrere chilometri per ricevere assistenza, con un impatto devastante sui tempi di attesa e sui costi per i liguri”.
“Le liste d’attesa per esami e visite essenziali sono interminabili: quindici mesi per una colonscopia – spiega -, un anno per una risonanza magnetica, sei mesi per una visita cardiologica. Esami preventivi, come la Moc per l'osteoporosi o la risonanza cerebrale, sono sospesi, e chi ha bisogno di cure è costretto a rivolgersi alla sanità privata, dove i costi sono esorbitanti”.
“Sotto la guida di Toti e con Bucci che promette di seguirne le orme, la Liguria è diventata la regione con la spesa sanitaria privata pro capite più alta d’Italia, arrivando a 900 euro all’anno per cittadino, ben sopra la media nazionale – continua -. Bucci può fare tutte le promesse che vuole, ma i fatti parlano chiaro: il pubblico è stato smantellato, lasciando spazio al privato e scaricando sui cittadini il peso di pagare per ottenere le cure necessarie”.
“Il suo assessore alla Sanità, Angelo Grattarola, prova a difendere l'indifendibile parlando di eccellenze nelle emergenze, ma la realtà è che, per ottenere una diagnosi in tempi ragionevoli, le persone si riversano nei pronto soccorso degli ospedali più grandi, dove passano ore ed ore in attesa. È evidente che le promesse di Bucci evidenziano un’ulteriore presa in giro nei confronti dei cittadini; con un buco di bilancio nei primi sei mesi di 230 milioni di euro non si potrà certo invertire la tendenza nel breve termine.
La sanità pubblica è stata ridotta allo sfascio da chi ha governato la Liguria in questi ultimi 9 anni – conclude Scarone -, questo è un dato di fatto incontrovertibile, i numeri parlano chiaro ed i “libri dei sogni” esistono soltanto nella fantasia di chi mira ad acquisire consenso elettorale”.