“La provincia di Savona sta vivendo un’emergenza occupazionale senza precedenti, che parte dalla Val Bormida, colpita dalla chiusura delle fabbriche ma ricca di spazi e di professionalità, e arriva fino a ponente, dove il lavoro è spesso precario, passando per Savona, la cui vocazione industriale si è indebolita. I liguri non chiedono assistenzialismo, ma la possibilità di lavorare onestamente per continuare a vivere, con dignità, nella loro terra”. Così Jan Casella, candidato con Avs alle elezioni regionali.
“I dati parlano chiaro. In provincia di Savona si sono persi 900 posti di lavoro nell’ultimo anno. Il 92% dei nuovi contratti sono precari e l’85% delle nuove assunzioni part-time sono a carico delle donne: un’insopportabile discriminazione di genere. La provincia di Savona è la penultima del Nord-Ovest per retribuzione oraria e guida la triste classifica di malattie professionali in tutto il Nord Italia, oltre ad avere la percentuale di morti bianche più alta della Liguria”, sottolinea l’esponente di Avs.
E ricorda: “Non esistono né soluzioni immediate né un’unica misura risolutiva per questo problema, ma una gamma di provvedimenti che la prossima giunta regionale potrà adottare per mettere in primo piano il lavoro, il grande assente dalle politiche regionali degli ultimi anni. Prima di tutto, bisogna difendere l’apparato produttivo esistente, partendo dalle tre principali crisi industriali: Funivie di Savona, Sanac di Vado Ligure e Piaggio di Villanova con la collegata Laer H di Albenga. Queste ultime due aziende impiegano 800 lavoratori: da anni chiediamo al governo, con insistenza, di esercitare il ‘golden power’, previsto per difendere il settore di difesa e sicurezza nazionale. Circa tremila persone sono impiegate nel settore vetrario e automobilistico: due settori in cui si avvertono le prime avvisaglie di difficoltà”.
Secondo Jan Casella, “il primo compito è ridare competitività all’economia provinciale. Le infrastrutture sono cruciali, in prima battuta per liberare i porti di Savona e Vado dal parziale isolamento cui sono condannati. È paradossale che le merci sbarcate debbano passare da Genova per arrivare in Pianura Padana. Sulla ferrovia Savona-Torino è urgente realizzare il secondo binario tra Savona e Ceva, passando per Altare. Questo intervento consentirebbe di raggiungere la Riviera da Torino in un’ora e un quarto, con enormi benefici per il turismo. Sul fronte delle infrastrutture bisogna mettere in campo tutti i provvedimenti per riaprire le Funivie e ridare slancio all’aeroporto di Villanova”.
Il consigliere comunale di Alassio chiede concretezza: "Servono strategie di marketing per attirare nuovi mercati, stranieri e interni, e recuperare quelli persi. Il prolungamento della stagione oltre l’estate è già una realtà in alcune zone della nostra provincia, grazie soprattutto all’outdoor e al nostro patrimonio archeologico e culturale. È necessario estendere i territori interessati dal turismo all’aria aperta ed è urgente una regolamentazione seria, per aumentare gli effetti positivi su tutte le aree coinvolte e prevenire una bolla speculativa. La clientela apprezzerà una maggiore estensione comprensoriale e una disciplina degli sport all’aria aperta. Serve una regia regionale in chiave turistica, in totale collaborazione con gli operatori del settore, gli enti locali e i lavoratori, per un concreto progetto di destagionalizzazione che porti lavoro stabile e benessere sul nostro territorio”.
Conclude Casella: “Tra i provvedimenti a costo zero c’è il miglioramento del rapporto degli uffici regionali con piccole aziende e amministrazioni comunali, che spesso lamentano difficoltà di comunicazione. Abbiamo tenuto fuori dal discorso odierno due settori strategici che ci stanno particolarmente a cuore. Sono l’agricoltura e la Val Bormida, cui dedicheremo due approfondimenti nei prossimi giorni”.