Avrebbe specificato di aver svolto soltanto un'attività di consulenza e che non aveva mai partecipato alla redazione dei bilanci. esame, chiarito
L'ex consulente amministrativo di Ata Giancarlo Zanini avrebbe chiarito la sua posizione questa mattina davanti al Collegio del Tribunale di Savona presieduto dal giudice Franco Greco.
Zanini, difeso dagli avvocati Alberto Russo e Andrea Scella, a processo insieme all'ex direttore generale di Ata dal 2013 al 2016 Luca Pesce (assistito dai legali Giambattista Petrella e Bruno Di Giovanni), si è difeso rispondendo alle domande del Pubblico Ministero Ubaldo Pelosi.
Al centro dell'inchiesta della Procura erano finiti ai bilanci dal 2011 al 2016 nei quali, secondo l'accusa, sarebbero stati esposti fatti non rispondenti al vero con lo scopo di avere un ingiusto profitto.
La Procura si era concentrata sulle operazioni legate alla discarica Passeggi, il park del Sacro Cuore, la chiusura della discarica di Cima Montà oltre ai forni crematori.
Nel settembre 2021 nel palazzo di giustizia savonese davanti al giudice per le indagini preliminari, il consulente Botta aveva presentato una serie di conclusioni sui bilanci dell'azienda e aveva specificato che la situazione della stessa era già da molto tempo in predissesto avendo perso del capitale sociale già dal 2012.
La situazione di predissesto, come specificato dal perito, non sarebbe stata evidenziata nei bilanci grazie ad artifici contabili che avrebbero occultato quella posizione di difficoltà, aspetto questo che non aveva trovato d'accordo i periti e gli avvocati difensori.
Ata nel 2019 era stata infatti ammessa al concordato preventivo ma l'emersione del predissesto se fosse emerso prima avrebbe evitato all'azienda di peggiorare il proprio stato finanziario.
Proprio il commissario giudiziale Giampaolo Provaggi nella scorsa udienza aveva evidenziato la situazione di criticità in cui versava (e in cui versa ancora tutt'oggi) Ata.
Avevano scelto la via del patteggiamento a un 1 anno e sei mesi l'ex presidente Sara Vaggi, 1 anno e 4 mesi l'ex presidente del collegio sindacale dal 2008 al 2016 Paolo Grondona, 4 mesi invece gli ex membri del cda Roberto Pizzorno e Marco Ravera.
Vaggi era indagata per bancarotta fraudolenta, Pizzorno e Ravera invece in maniera marginale per bancarotta semplice per non aver controllato il comportamento degli altri membri del cda.
Il Gup nel marzo del 2023 aveva disposto il non luogo a procedere per Luisella Bergero e Maria Angela Palazzo, ex membri del collegio sindacale e revisori dal 2014 al 2016.
Questa mattina sono stati ascoltati i testimoni della difesa Pesce gli ex dipendenti Sergio Scarrone e Paolo Caviglia e l'ex componente del consiglio d'amministrazione, attuale amministratore unico della partecipata comunale Mario Tassinari.
Nella prossima udienza verranno ascoltati i consulenti tecnici nominati da Zanini.