Mentre prosegue il processo per accertare la bancarotta di Ata, due ex dipendenti che hanno deciso di seguire l'udienza di questa mattina, parlano della loro esperienza, ormai chiusa, nella società.
"Spero che si vada a fondo e certe cose le denunciavo già nel 2013 – dice Luigi Cavaliere – la difficoltà nel settore dell'igiene urbana di oggi nasce da Ata che è andata gambe all'aria. Il Comune non ha approfondito determinate cose e troppo frettolosamente si è arrivati un qualcosa che era necessario, perché la spazzatura in strada c'è, ma la situazione è cambiata in modo peggiorativo e non per colpa di chi ci lavora. Tra l'altro mi risulterebbe anche che il personale sia sotto organico".
"Sono entrato in Ata, ex Amnu nell'84 e negli anni 90 sui camion come autista e poi a fare servizi conto terzi con un camion speciale - Domenico Bova – Mi sono ammalato, ho una malattia rara ai reni riconosciuta dall'Inail, e mi hanno riscontrato problemi alla schiena per il lavoro. Avevo avuto un intervento chirurgico durato 12 ore. Avevo chiesto all'azienda di poter essere assegnato ad un'altra mansione, perché stare sui camion mi creava problemi a causa della mia patologia, ma la mia richiesta non è stata accettata. Allora ho fatto causa e l'ho vinta. Durante la causa l 'azienda mi aveva messo alle costole un investigatore privato, come se fossi stato un delinquente. Io andavo a ballare perché e il medico mi aveva detto di continuare mi era stato detto che la postura del ballo faceva bene per la schiena e dall'azienda ero stato sbattuto sui giornali come operatore ecologico che fa causa alla società ma che va a ballare. Non è stato piacevole. Quello che è successo poi alla società è sotto gli occhi di tutti".