Politica - 13 ottobre 2024, 12:37

Una reindustrializzazione sostenibile in Val Bormida. A Carcare incontro con Gori, Arboscello e Lessi

Lessi: “Aziende chiuse invece di essere riconvertite”. Arboscello: “ La Regione non ha mai fatto un piano industriale per i prossimi decenni”

“La tua val Bormida resiste, rinasce riparte “ è lo slogan scelto per l'incontro di questa mattina al Centro polifiunzionale di Carcare sul tema del rilancio industriale del territorio con Giorgio Gori, parlamentare europeo, Roberto Arboscello e Aurora lessi, candidati dal Pd alle regionali, con il sindaco Rodolfo Mirri. L'incontro è stato moderato da Cristina Battaglia.

E' un territorio, quello della Val Bormida che, come evidenziato da Gori, ha spazi adeguati per una reindustrializzazione legata allo sviluppo  tecnologico e digitale per il quale esistono fondi europei adeguati. Da Gori è arrivato anche l'endorsment a Roberto Arboscello, figura politica che potrà rappresentare  della componente riformista all'interno della coalizione di Orlando.

“Il territorio ha abbandonato la prospettiva verso un futuro e la Regione in questi anni non ha aiutato – ha detto Aurora Lessi – Sono state spese risorse che sarebbero state fondamentali per il territorio con aziende che, invece di essere innovate in chiave sostenibile sono state chiuse. E' necessario uno sviluppo anche formativo all'interno delle Università legate al territorio. Ma credo che in questo manchi anche un'Europa forte e coesa che possa mettere nei territori risorse strutturali , non basta il Pnrr”.

La Val Bormida è un'area che, nei decenni passati, ha vissuto in modo drammatico il binomio tra industria e ambiente, come era successo per l'Acna. La proposta del Pd è di creare le condizioni per uno sviluppo che attragga la “nuova “ industria, quella avanzata delle nuove tecnologie e del digitale. 

“La Val Bormida non può essere considerato un territorio di serie B - – ha spiegato Arboscello – ed ha pagato le grandi servitù industriali  che ha vissuto. E' importante creare una sinergia  che metta insieme industria, Università, imprese, sindacati e soprattutto è necessario un Piano industriale che la Regione non ha, come non ha un piano energetico. Un piano industriale che traguardi i prossimi decenni. Mi sorprende che il sindaco di Cario, una delle zone dove è più alto rispetto alla media il tasso di tumori dica ' semi togliete Italiana Coke ma vene che mi mettiate il rigassificatore'.  Non ha senso”.

Un'area industriale ha però bisogno di infrastrutture e collegamenti efficienti e di servizi e ,a  questo proposito, è arrivata inevitabile dal pubblico la domanda sul Pronto soccorso di Cairo. “Non credete a chi  promette di aprire i Pronto Soccorso – ha proseguito Arboscello – è una balla colossale perché a Cairo non c'è più un ospedale: sono stati tolti tutti i servizi. Il nostro impegno è aver eun Punto di primo intervento aperto 24 ore su 24 e avere un casello autostradale dal san Paolo, in modo che sia raggiungibile in 20 minuti”.

Il tema dello sviluppo industriale, delle infrastrutture, del lavoro, sono questioni pratiche non possono essere slegate dalla “buona politica” e dall'etica. “La buona politica ha bisogno di tempo e nel breve termine la buona politica non paga – ha detto Lessi – In regione ho visto uomini di 50-60 anni prendere decisioni  ma con poca lungimiranza.  Ad esempio a Savona è grazie ad un politico lungimirante, il sindaco Magliotto, se abbiamo un depuratore e non ci sono problemi sulla depurazione delle acque.  La politica, invece deve essere lungimirante e non deve guardare al ritorno elettorale ma al futuro delle persone

I.P.E.