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Attualità | 12 ottobre 2024, 19:34

Industria, Pasa (Cgil): “La latitanza della politica rischia di mettere a repentaglio il futuro di migliaia di lavoratori”

“Tra crisi non risolte e difficoltà nei settori del vetro e dell'automotive, il territorio rischia di precipitare verso un punto di non ritorno”

Industria, Pasa (Cgil): “La latitanza della politica rischia di mettere a repentaglio il futuro di migliaia di lavoratori”

“Industria e non solo: tutti i danni causati dall’amministrazione regionale e dal governo stanno mettendo in discussione l’apparato produttivo ligure, savonese e, più in generale, dell’intero Paese.  Siamo di fronte a una situazione drammatica, con il ventesimo mese consecutivo di segno negativo nella produzione industriale in Italia, eppure non si vedono segnali di una politica industriale da parte del governo italiano. Al contrario, con il Ddl Lavoro e altre iniziative, si continua a penalizzare chi lavora e il lavoro stesso”. Lo dice in una nota il segretario generale Cgil Savona Andrea Pasa.

“In provincia di Savona, la latitanza della politica regionale e nazionale rischia di mettere a repentaglio migliaia di posti nell’industria, con settori e contatti strategici per l’intero Paese in grave crisi – prosegue -. Dalle mancate soluzioni per le crisi industriali già conclamate – tutte iniziate durante l’amministrazione Toti – come quelle di Piaggio Aerospace, LaerH, Funivie e Sanac nei settori aerospaziale, infrastrutturale e siderurgico, emerge una palese mancanza di politiche industriali da parte della Regione Liguria. Questo ha prodotto una stratificazione di commissari – ben dieci per le tre principali vertenze – senza però arrivare a una soluzione: Sanac è in crisi da 9 anni, Piaggio da 6 anni, Funivie da circa 5 anni”.

“Ma c’è di più – dice -: l’assenza di una visione industriale da parte dell’amministrazione Toti, che non si è mai dotata di un gruppo di lavoro dedicato alle crisi industriali, ha portato alla totale indifferenza verso due comparti in grave difficoltà: vetro e automotive. In provincia di Savona, questi settori contano oltre 3 mila occupati, tra diretti e indiretti, e numerosi stabilimenti”.

“Tuttavia, in quest’ultimo anno, non è stato intrapreso alcun intervento, né si è mostrata alcuna presa di posizione – spiega -. La Liguria è l’unica regione d’Italia che sembra non essersi accorta di ciò che sta avvenendo in questi settori fondamentali per l’intero Paese, soprattutto per la provincia di Savona e la Val Bormida”.

“Negli ultimi anni, la politica regionale sull’industria e sul lavoro ha abdicato al proprio ruolo, delegando a una pletora di commissari la responsabilità di gestire crisi che spettano alla politica. Tra crisi non risolte e difficoltà nei settori del vetro e dell'automotive, il territorio rischia di precipitare verso un punto di non ritorno. Prima che sia troppo tardi, gli amministratori locali, indipendentemente dalle appartenenze politiche, dovrebbero assumersi la responsabilità dimostrata dalle lavoratrici, dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali”, conclude Pasa.

Redazione

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