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Eventi | 11 ottobre 2024, 10:43

"Savona: i Giovani e la Scienza" scalda i motori, tutto pronto per la nona edizione

La rassegna sarà aperta dalla conferenza dell'ingegnere Sergio Palumberi, Mission Manager dell'ESA. Ecco il programma

"Savona: i Giovani e la Scienza" scalda i motori, tutto pronto per la nona edizione

Sta per cominciare la nona edizione di “Savona: i Giovani e la Scienza”, l’esposizione di esperimenti ideata e realizzata dall’associazione “Giovani per la Scienza” nella città della Torretta, in collaborazione con il Comune di Savona.

Come per le edizioni precedenti, l’ambientazione della mostra sarà l’affascinante Palazzo del Commissario, presso la struttura del Priamar di Savona. Da mercoledì 16 ottobre, giorno dell’inaugurazione, a mercoledì 23 ottobre compreso, i giovani scienziati savonesi esporranno al pubblico gli esperimenti da loro costruiti, alcuni dei quali sono ancora “work in progress”, coinvolgendo così gli spettatori anche nel processo della loro realizzazione. Gli esperimenti studiano le varie branche della scienza, dalla matematica alla chimica, dalla relatività di Galileo alla relatività ristretta, all’informatica.

Oltre all’esposizione, l’evento include anche una prestigiosa conferenza dal titolo “La Stazione Spaziale Internazionale: la fabbrica della scienza nello spazio”, tenuta dall’Ing. Sergio Palumberi, che attualmente lavora presso l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) come Mission Manager. La conferenza si terrà mercoledì 16 ottobre presso la Sala della Sibilla, sempre nella fortezza del Priamar, con inizio alle 16.00. A seguito della conferenza, verrà ufficialmente inaugurata l’esposizione, con la possibilità di effettuare le prime visite. Nei giorni seguenti sarà possibile visitare l’esposizione secondo i seguenti orari: giorni feriali: dalle 14:30 alle 18:00; prefestivi e festivi: dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00.

La conferenza: La Stazione Spaziale Internazionale: la fabbrica della scienza nello spazio

Il 31 ottobre 2000 un astronauta americano e due russi furono lanciati nello spazio per raggiungere per la prima volta la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Da allora, quasi 300 astronauti di più di 20 nazionalità diverse si sono avvicendati a bordo di questa stazione spaziale, che orbita intorno al nostro pianeta a circa 400 km di quota, compiendo un giro completo ogni 90 minuti. Da quell’autunno di 24 anni fa, precedente unico nella storia, abbiamo la presenza continua di almeno un essere umano nello spazio, record che verrà esteso fino al 2030 e probabilmente qualche anno più in là. L’Europa, uno dei partner internazionali di questa impresa, è responsabile di circa un decimo delle attività del segmento orbitale americano. Di questo si parlerà mercoledì 17 ottobre al Priamar nella conferenza organizzata dai Giovani per la Scienza con l’ingegner Sergio Palumberi dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), in occasione dell’inaugurazione del festival “Savona, i Giovani e la Scienza: i Vari Aspetti della Cultura Scientifica”.

Passati i primi anni, focalizzati sull’assemblaggio della ISS, si è intensificata la cosiddetta “fase di utilizzo” di questo enorme laboratorio orbitante, il cui obiettivo primario è quello di eseguire quanti più esperimenti scientifici possibile in microgravità, nei campi della medicina, della biologia e delle biotecnologie, della fisica, della chimica, delle scienze dei materiali, della meccanica dei fluidi, della metallurgia, dei dimostratori tecnologici e altri ancora.

Per dare un’idea dei numeri in gioco, fino ad oggi sono stati eseguiti più di 3800 esperimenti diversi, di cui più di 3000 completati e centinaia ancora in corso, coinvolgendo più di 5000 scienziati di più di 100 nazionalità diverse e utilizzando più di 100 tonnellate di materiale scientifico. Per produrre una tale mole di dati scientifici e far funzionare in maniera efficiente questo laboratorio, o meglio, questa fabbrica nello spazio composta da decine di laboratori polifunzionali, è necessario un grande apparato organizzativo a terra, per pianificare e gestire non solo il lavoro degli astronauti, ma anche la logistica, l’elettricità, le telecomunicazioni e tutte le risorse necessarie ad un vero e proprio impianto industriale in orbita.

Nel corso della conferenza, l’ingegner Sergio Palumberi, Mission Manager della ISS per l’ESA, darà una panoramica di queste attività di gestione da terra, complesse quanto e forse più della stazione spaziale stessa, e offrirà agli spettatori un rapido sguardo sui mesi di lavoro di centinaia di scienziati, ingegneri e tecnici, che si celano dietro ad ogni giorno di lavoro degli astronauti nello spazio.

Il relatore: Ing. Sergio Palumberi

Nato e cresciuto a Savona, Sergio Palumberi è uno dei soci fondatori dei Giovani per la Scienza. Dopo aver conseguito il diploma di Perito Elettrotecnico all’ITIS “G. Ferraris”, si è spostato a Torino, dove nel 2005 ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale al Politecnico, e successivamente un master di secondo livello in Ingegneria dei Sistemi per lo Sviluppo e l’Esplorazione dello Spazio (SEEDS).

Nel 2007 ha iniziato la sua carriera come ingegnere sistemista presso il sito torinese di Thales Alenia Space, dove nel febbraio 2008, in occasione del lancio del modulo Columbus verso la ISS, è stato assegnato al supporto ingegneristico alle operazioni. Nel 2010 ha iniziato a lavorare per Airbus Defence and Space, trasferendosi al centro di controllo di Columbus a Monaco di Baviera, dove è successivamente diventato Flight Director. Nel 2016 ha lasciato temporaneamente le missioni con equipaggio, per assumere l’incarico di manager delle operazioni di EDRS, il primo e finora unico servizio al mondo di telecomunicazioni satellitari via laser. Dal 2021 è tornato alla Stazione Spaziale Internazionale, entrando a far parte dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) come Mission Manager. Ha diretto numerose missioni, tra cui la missione Minerva di Samantha Cristoforetti nel 2022. Attualmente sta preparando la missione dell’astronauta polacco Sławosz Uznański, che volerà verso la ISS nel 2025.

Redazione

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