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Sanità | 09 ottobre 2024, 16:10

All’Unità Spinale dell'Ospedale Santa Corona le riprese del film thriller "Spyne"

Cinema e Medicina si incontrano per sensibilizzare sulle lesioni spinali

L’Unità Spinale dell’Ospedale Santa Corona, diretta dal Dott. Antonino Massone, è stata recentemente scelta come location per alcune riprese del film thriller "Spyne", scritto da Paolo Fittipaldi, diretto da Anna Antonelli e prodotto da Creations Factory, con il sostegno della Liguria Film Commission.

Nonostante l’opera appartenga al genere thriller, il film affronta un tema di grande rilevanza sociale: la vita e le sfide quotidiane di una persona con lesione midollare. Questa scelta rappresenta un’importante occasione per accendere i riflettori non solo sull’Unità Spinale di ASL2, ma anche sull’intera rete di strutture specializzate nella riabilitazione delle mielolesioni. Attraverso la narrazione cinematografica, si promuove una maggiore consapevolezza sulle difficoltà e le conquiste dei pazienti durante il loro percorso riabilitativo.

Il linguaggio filmico permette di veicolare messaggi complessi a un pubblico ampio e variegato, raggiungendo con efficacia anche coloro che non sono soliti avvicinarsi a tematiche sanitarie. Le scene dedicate alla riabilitazione offrono uno spaccato del recupero funzionale dopo una lesione spinale, contribuendo ad accrescere la comprensione e l’empatia verso chi affronta questa difficile condizione. Inoltre, la rappresentazione cinematografica dell’Unità Spinale favorisce un cambiamento positivo nella percezione delle disabilità, riducendo pregiudizi e promuovendo una visione inclusiva e rispettosa.

Le riprese hanno rappresentato un momento di distrazione positiva per i pazienti, rompendo la routine quotidiana e offrendo un’occasione di svago e motivazione. La presenza della troupe ha avuto un impatto benefico sull’umore degli ospiti, supportando indirettamente il loro processo riabilitativo.

Questo progetto dimostra come l’arte e la medicina possano collaborare sinergicamente per raccontare storie di resilienza e superamento, umanizzando l’esperienza medica attraverso il potere del cinema. L’impegno e la dedizione del personale sanitario, rappresentati in questo contesto, trovano una nuova forma di espressione, visibile a un vasto pubblico, valorizzando ulteriormente l’immagine dell’Unità Spinale e rafforzando il senso di appartenenza e orgoglio tra gli operatori.

“Partecipare a una produzione cinematografica di rilievo è per l’Unità Spinale un’occasione unica per accrescere la propria visibilità mediatica e avviare possibili collaborazioni future con case di produzione e progetti educativi, contribuendo alla diffusione di temi legati alla salute e all’inclusione sociale” – dice il dott. Antonino Massone- “Attraverso il film speriamo che il grande pubblico possa avvicinarsi con maggiore sensibilità alla realtà delle lesioni spinali, comprendendo la forza e la resilienza dei pazienti e delle loro famiglie, nonché l’impegno quotidiano dei professionisti del settore sanitario”.

Redazione

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