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Politica | 09 ottobre 2024, 13:35

A Savona l'incontro "Non solo ospedale: una sanità vicina alle persone", Branca (Avs): "Il diritto alla salute include sia l'accesso alle cure che la possibilità di non ammalarsi"

"Dobbiamo tornare alla sanità pubblica a carattere universalistico"

A Savona l'incontro "Non solo ospedale: una sanità vicina alle persone", Branca (Avs): "Il diritto alla salute include sia l'accesso alle cure che la possibilità di non ammalarsi"

 

Per affrontare il tema urgente della sanità territoriale si svolgerà domani, giovedì 10 ottobre alle 20:45, presso la SMS Milleluci di Via Chiabrera a Savona, l’incontro dal titolo “Non solo ospedale: una sanità vicina alle persone” cui parteciperanno Donatella Albini, Specialista e Responsabile Sanità Sinistra Italiana, Marco Anselmo, Medico e già Primario ospedaliero, Fulvia Veirana, Presidentessa Regionale AUSER, Carla Ferone, Ostetrica e Consigliera Comunale e Gabriella Branca, Assessore del Comune di Savona e candidata come testa di lista alle elezioni regionali per Alleanza Verdi e Sinistra

"Il diritto alla salute - dichiara Gabriella Branca - comprende il diritto ad essere curati ma anche il diritto a non ammalarsi. I molti fattori che incidono sul rapporto tra salute e malattia, come quelli ambientali - dove si vive, dove si lavora - e quelli socioeconomici, come le diverse condizioni lavorative, sono interconnessi e devono essere affrontati sia a livello nazionale che a livello territoriale per permettere l’accesso alle cure, prevenire le malattie ed evitare condizioni di vita poco salubri. Dove l’azione dello Stato o della Regione sono inefficaci, le disponibilità economiche e la rete di conoscenze del privato cittadino fanno la differenza. In Liguria, gli investimenti e i progetti concreti per fare fronte alla questione non devono mancare e devono essere al centro dell’impegno pubblico, affinché la cittadinanza sia tutelata nel suo diritto alla salute". 

"Dobbiamo tornare alla sanità pubblica a carattere universalistico - continua Branca - e questo è il tema cruciale: la sua applicazione e programmazione territoriale sono elementi imprescindibili. L’emergenza sanitaria con cui l’intera popolazione mondiale ha dovuto confrontarsi con la pandemia di COVID-19 ha messo a nudo l’indebolimento del sistema welfare, le infrastrutture sociali di prevenzione e cura, i sistemi per l’infanzia e il tema dell’invecchiamento attivo".

"La Regione deve costruire accordi, patti e protocolli d’intesa tra Sindacati e Istituzioni locali, e definire un Piano Regionale per potenziare la rete di cure domiciliari, servizi e assistenza, prevedendo un rafforzamento e un’evoluzione del sistema assistenziale e sanitario, riqualificando anche il sistema di residenze sociosanitarie e di strutture strategiche".

"A livello locale, il tema della sanità – conclude Branca - deve tenere in considerazione anche la questione della Val Bormida, anche in quanto zona industriale con un’alta percentuale di lavoratori e operai specializzati in settori a rischio, per cui si rende necessaria un’attenzione particolare al settore sanitario. È essenziale che, ribadendo l’importanza del presidio ospedaliero, vengano ripristinati e potenziati servizi alla cittadinanza territoriali quali case della salute, ambulatori di medicina generale, ambulatori infermieristici, servizi sociali, servizi amministrativi, centri prelievi e centri di riabilitazione, perché possa essere garantita una continuità assistenziale e vengano progettate, razionalizzate e concentrate le specialità ospedaliere. La cittadinanza è invitata a partecipare e discutere su questo tema vitale".

 

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