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Attualità | 09 ottobre 2024, 12:08

Emissione fumi, bocciato il riesame delle prescrizioni chiesto da Italiana Coke

La Conferenza dei Servizi ha espresso il proprio diniego

Emissione fumi, bocciato il riesame delle prescrizioni chiesto da Italiana Coke

La Conferenza dei Servizi ha respinto la proposta di Italiana Coke per l'aggiornamento e il riesame parziale di alcune prescrizioni relative al sistema di monitoraggio continuo delle emissioni (SME) degli impianti E2, E3, E4 ed E5. La decisione, supportata dalle valutazioni tecniche del servizio competente di Arpal, ha confermato l'importanza di mantenere invariate le normative attuali, considerate fondamentali per la salvaguardia della qualità dell'aria e della salute pubblica.

La Provincia, dopo un'attenta analisi della documentazione fornita dall'azienda, ha espresso parere negativo: "Tra i principali punti critici, spicca la definizione di 'minimo tecnico' riferita al tempo di distillazione nella produzione di coke. Sebbene tale tempo sia monitorabile tramite lo SME, non risulta conforme alle normative vigenti - si legge nell'atto provinciale - Infatti, oltre le 36 ore di distillazione, continuano a essere prodotti gas e coke, seppure di qualità inferiore, senza che siano stati definiti parametri chiari per identificare un vero minimo tecnico. Inoltre, il calcolo del tempo di distillazione è influenzato da variabili come la disponibilità delle camere o il numero di infornamenti, rendendo più complesso il controllo di questo parametro". 

"Un'altra problematica riguarda la gestione degli 'eventi caratteristici', ovvero situazioni operative che possono influire sulle emissioni dell'impianto. L'azienda ha sottolineato la necessità di interventi di regolazione continui, sia periodici che occasionali, che potrebbero generare criticità nelle emissioni. Tali regolazioni, insieme a eventuali disservizi o guasti, sembrano configurare uno scenario in cui le anomalie nelle emissioni appaiono ricorrenti piuttosto che straordinarie, come sarebbe auspicabile". 

"Anche la pianificazione degli eventi caratteristici è stata un tema cruciale. La proposta dell'azienda di ottenere un assenso semestrale dagli enti non è risultata sufficientemente chiara, lasciando trasparire possibili difficoltà gestionali e ritardi nella risposta in caso di necessità di integrazioni o modifiche", concludono dalla Provincia.

Le valutazioni tecniche di Arpal hanno avuto un peso determinante. L'agenzia ha ritenuto che le proposte di Italiana Coke non fossero adeguate a garantire il livello di tutela della qualità dell'aria richiesto.

Il sindaco di Cairo Montenotte, Paolo Lambertini, ha espresso il suo pieno sostegno alla decisione della Conferenza dei Servizi. "L'azienda ha chiesto alcune modifiche alle prescrizioni, ma tali richieste sono state giustamente respinte. Queste regole garantiscono un'adeguata qualità dell'aria. Se non sono in grado di rispettarle, devono presentare un progetto che consenta di raggiungere i risultati previsti, senza tentare di allentare o modificare le norme a proprio vantaggio".

Graziano De Valle

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