Attualità - 09 ottobre 2024, 08:23

C’è posta per te: oggi, 9 ottobre, ricorre la Giornata mondiale della Posta

Il 9 ottobre 1874 nasceva l'Unione Postale Universale. Dai papiri alla pec, Aruba ne traccia la storia

Cosa vi viene in mente se diciamo “postino”? Forse Massimo Troisi che interpretava Il Postino nel film del 1994 di Michael Radford.

La domanda nasce spontanea, visto che oggi, 9 ottobre, si celebra la Giornata mondiale della posta, un evento proclamato dal Congresso Postale Universale del 1969 a Tokyo per ricordare l’anniversario della nascita dell’Unione Postale Universale (UPU) il 9 ottobre 1874 a Berna.

La ricorrenza si pone l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e le imprese sul ruolo che riveste la Posta nella vita quotidiana, nonché il suo contributo allo sviluppo sociale e finanziario globale e quest’anno vede come tema centrale “150 anni di comunicazione e valorizzazione dei popoli di tutte le nazioni”.

Dal papiro alla pec, in occasione della Giornata Mondiale della Posta, riprendiamo un excursus di Aruba che ha tracciato un quadro di come si sia modificata la trasmissione della corrispondenza nel corso del tempo.

Gli albori

A inventare la prima forma di ‘posta’ furono gli Egizi. In Egitto sono stati rinvenuti involucri di argilla contenenti corrispondenza tra i faraoni e i principi di Babilonia e Mesopotamia. 3.200 anni fa, dunque, i faraoni intrattenevano già una corrispondenza attraverso papiri che viaggiavano sul Nilo.

Il Medioevo

In epoca medioevale la posta era un servizio riservato esclusivamente ai re, ai principi, ai grandi feudatari e alla Chiesa, la corrispondenza tra privati era occasionale. Le università ed i monasteri, centri del sapere del tempo, avevano proprie reti di messaggeri. Nello specifico, la posta monastica era la più efficiente ed aveva una particolarità propria anche delle moderne e-mail: le risposte ad ogni missiva venivano cucite in calce a quella originale.

La prima rivoluzione postale

Alla fine del Trecento prese il via la prima “rivoluzione postale” che iniziò a dare delle regole al servizio postale: contribuì ad istituire dei “corrieri ordinari”, che partivano cioè in giorni prefissati, e portò all’introduzione delle stazioni di posta per il cambio dei cavalli. Dei veri e propri “uffici postali”, dunque, che divennero efficientissimi grazie alla capillarità con cui erano diffusi.

Lo Jus postale

Nel Quattrocento la Posta si diffuse in tutta Europa, a vantaggio sia dei signori che dei privati. Il nuovo sistema si dimostrò strategico, tanto che dal Cinquecento anche imperatori, re, papi e duchi ne colsero il valore, inventandosi il cosiddetto jus postale, il diritto di trasportare la posta. A quei tempi infatti anche le strade e i fiumi erano proprietà reale; di conseguenza solo al re spettava il diritto di utilizzarli anche per il trasporto di lettere e merci.

La posta moderna

 La posta moderna è molto più recente e risale circa al 1800, quando – nelle maggiori città del mondo – venne coniato un sistema di posta rapida, la cosiddetta posta pneumatica: grazie all’aria compressa, attraverso una fitta rete di tubi sotterranei, il messaggio veniva letteralmente sbalzato dalla cassetta postale di immissione agli uffici di smistamento.

La riforma inglese

È del 1837 la riforma postale inglese, grazie alla quale il vecchio sistema costoso e inefficiente veniva sostituito da un sistema rivoluzionario, che prevedeva il pagamento anticipato della tariffa e un costo uguale per tutto il regno. Non solo, consentiva inoltre di spedire le lettere senza passare per l’ufficio postale; a tale scopo vennero ideate la busta postale e il francobollo, che certificava il pagamento anticipato della corrispondenza.

La posta in Italia nel Novecento

In Italia, nel 1917 venne inaugurato il servizio di posta aerea e negli anni venti iniziò il trasporto su mezzi gommati che potevano eseguire lunghi percorsi anche non serviti dalle ferrovie. Gli eventi bellici della seconda guerra mondiale, però, costrinsero ad un’ampia ricostruzione delle infrastrutture e fu necessario attendere il 1967 per un’altra rivoluzione: la nascita del codice di avviamento postale.

L’e-mail

Nell’ottobre del 1971 Ray Tomlinson inviò il primo messaggio di posta elettronica utilizzando un programma che aveva lui stesso sviluppato. Per vedere i primi servizi di posta elettronica come li conosciamo adesso si dovrà, però, aspettare il 1992 con il debutto di Microsoft Outlook. Nel 1996 toccherà ad Hotmail, mentre l’anno successivo a Yahoo Mail.

La Posta Elettronica Certificata

È nel 2005 che la Posta Elettronica Certificata prende forma, diventando ciò che è oggi: un’e-mail con lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento. Uno strumento che fornisce la prova di data ed orario di invio, ricezione del messaggio ed integrità del contenuto, perché lo rende immodificabile.

Il prossimo futuro

Il mondo dei Trust Services è ad un punto di svolta: la PEC si sta evolvendo per diventare un sistema di recapito certificato qualificato utilizzabile in Europa. Questo traguardo consentirà a tutti gli utenti di utilizzare il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata anche per le comunicazioni verso utenti, enti ed imprese europee, mantenendo il valore legale e la sicurezza che da sempre contraddistinguono lo strumento.

Silvia Gullino