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Economia | 08 ottobre 2024, 09:36

Giustenice, bollette dell'acqua esorbitanti: "Stop alla quota di depurazione, vogliamo i rimborsi"

Iniziative per il recupero delle somme addebitate ai cittadini e per la trasparenza nel comune della Val Maremola, colpito ripetutamente da crisi idriche

Giustenice, bollette dell'acqua esorbitanti: "Stop alla quota di depurazione, vogliamo i rimborsi"

Bollette dell'acqua con importi esorbitanti, anche oltre i mille euro a famiglia, sono state recapitate nelle case degli abitanti di Giustenice che, fra l'altro, fanno i conti con disservizi ricorrenti nell'erogazione idrica. A pesare è anche la quota di depurazione, ora al centro di una mobilitazione per recuperare le somme pagate in passato e applicate in assenza di allaccio all'impianto.

È in corso una raccolta firme che espone le problematiche relative alla gestione dell'acqua e richiede con urgenza che siano rese note le modalità di rimborso delle quote di depurazione non dovute e versate negli anni precedenti, oltre a maggiore chiarezza sui calcoli dei consumi e sulle letture dei contatori.

Il Comune di Giustenice, che gestisce direttamente l'acquedotto con una partecipazione minima in Servizi Ambientali (0,047%), è uno dei tre enti recentemente menzionati dal Difensore civico regionale, dottor Francesco Cozzi, che ha stigmatizzato le "fatture con costi ingiustificati, perdite occulte, sospensione della fornitura di acqua a nuclei familiari con minori o persone fragili, consumi presunti, e carenze strutturali degli impianti idrici, che hanno causato disagi, in particolare per gli abitanti di Andora, Stellanello e Giustenice". Ha inoltre richiamato le amministrazioni ad adeguarsi al quadro normativo, incluse le più recenti sentenze della Corte Costituzionale e della Cassazione.

Mentre a Genova e in altri ambiti le società di gestione sono già arrivate a predisporre i rimborsi per i consumatori, nel ponente savonese le iniziative sono in atto. A queste si aggiunge un comitato di cittadini di Giustenice. Si legge nel documento indirizzato all'amministrazione: "L'addebito della quota di depurazione è stato applicato impropriamente, considerato che l'allaccio alla depurazione non è operativo nel nostro Comune, circostanza che esclude il dovere di corrispondere qualsiasi importo per un servizio non reso. Gli importi appaiono esosi, non solo per i metodi sui calcoli tariffari e i presunti consumi, ma anche per l'inclusione della quota di depurazione, che rappresenta una parte importante delle voci ipotizzate a carico degli utenti. Le bollette, ben definibili 'bollette pazze' per i loro importi, oltrepassano anche mille euro per alcuni nuclei familiari".

"L'arrivo delle bollette nelle case degli abitanti di Giustenice ha provocato subbuglio, amarezza e preoccupazione - si legge - Ma nel contempo una forte reazione. Si tratta di cifre spropositate con scadenza per il pagamento in pochi giorni, che hanno sconcertato la cittadinanza. Inoltre, per inquadrare il livello di approssimazione su questo tema e salasso ai danni dei cittadini, basti pensare che anche la somma delle varie voci sul frontespizio della bolletta mostra errori di calcolo".

Con questa prima iniziativa, i cittadini chiedono di eliminare per il futuro l'applicazione di quote non dovute e di fornire le informazioni sulle "modalità per ottenere il rimborso delle somme già versate in bolletta per la quota di depurazione non dovuta; il tutto con l'urgenza dovuta al caso e alla considerazione delle difficoltà serie patite dai cittadini di Giustenice nella fruizione dei servizi idrici, continuamente sottoposti ed esposti a disagi".

Redazione

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