Politica - 08 ottobre 2024, 16:31

Manovra finanziaria del Governo, Branca: "Inaccettabili tagli e nuovi limiti di spesa per Comuni e Province"

L'esponente di AVS contesta la misura che andrebbe a incidere maggiormente sugli enti locali che hanno ottenuto più fondi dal PNRR e nuovi restringimenti di spesa sulla parte dei bilanci

La nuova Legge di Bilancio annunciata dal Ministro Giorgetti ha focalizzato i punti di intervento che saranno soprattutto sul fronte dei tagli alla spesa pubblica da cui dovrebbe giungere il grosso delle risorse che mancano per il 2025.

E' inaccettabile - rileva Gabriella Branca - che il Governo, per fare cassa, voglia obbligare con la prossima manovra i Comuni italiani ad accantonare risorse tagliando quelle parti di bilancio, sempre più misere, sulle quali gli enti si sono impegnati a garantire i diritti dei cittadini, anzi servirebbero fondi aggiuntivi. Un ulteriore taglio di spesa corrente sarebbe insostenibile per molti enti, che sono già in crisi finanziaria, e il fatto che venga riversata su di essi la responsabilità di tagliare i servizi essenziali per le famiglie e la persona è davvero una tragica beffa".

La dichiarazione si inserisce nel quadro dei tagli a Province e Comuni italiani, che incide in misura maggiore sugli enti locali che hanno ottenuto più fondi del PNRR (per via del confronto dei criteri sui tagli, per trovare il punto di caduta tra le richieste delle grandi città e quelle dei centri più piccoli, che in media hanno beneficiato meno del PNRR) e che prevede nuovi restringimenti di spesa sulla parte dei bilanci, a fronte di aumenti dei costi per forniture e per servizi che i Comuni si trovano ad affrontare.

I comuni - conclude Branca - si trovano in una fase cruciale dell’esecuzione dei progetti PNRR: occorre evitare ogni tipo di misura che li penalizzi ulteriormente e addirittura in modo più gravoso per gli enti che hanno investito maggiormente in progetti. D’altra parte gli enti sono già sotto pressione per garantire servizi essenziali ai cittadini; qualsiasi ulteriore riduzione di spesa avrebbe impatti diretti sulla qualità dei servizi sociali, già indeboliti dai precedenti tagli di bilancio e dagli aumenti dei costi energetici e dei materiali”.

Sul tema ieri è intervenuto anche l’Anci: “I Comuni italiani, hanno già fatto la loro parte nel contribuire alla riduzione della spesa pubblica, e qualsiasi nuova misura in questo senso rischierebbe di aggravare ulteriormente lo stato finanziario di molti enti locali. Per questo chiediamo che si valuti l’opzione di fissare un obiettivo generale di comparto, intorno cui orientare la gestione finanziaria locale senza però precostituire ulteriori regole finanziarie, rispetto a quelle sul pareggio di bilancio”.

I.P.E.