Non vi sarebbe alcun segno vitale nelle circa novanta uova di tartaruga Caretta caretta deposte lo scorso 21 luglio ad Alassio, sulla spiaggia dei Bagni Londra.
Questa mattina (7 ottobre, ndr), giunti al 78° giorno dalla deposizione ed essendo superato il periodo di schiusa previsto in base ai dati di temperatura rilevati, gli esperti del Gruppo Ligure Tartarughe marine hanno ispezionato il nido per verificare la situazione.
All’operazione, oltre agli esperti di Acquario di Genova (coordinatore), Arpal, UniGe e Istituto Zooprofilattico Sperimentale, anche le associazioni Delfini del Ponente e Menkab, che hanno affiancato gli esperti in questi mesi di attesa monitorando i nidi del Ponente e offrendo un importante supporto divulgativo.
Nella camera del nido, posta a circa 25 cm di profondità nella sabbia (profondità alterata dalle mareggiate), sono state rinvenute 82 uova a cui si aggiungono le 4 portate in superficie a seguito delle mareggiate, per un totale di 86 uova.
Da un primo esame le uova denotano uno sviluppo parziale che probabilmente si è bloccato per motivi che solo successive analisi approfondite potranno chiarire. Tutte le uova sono state prelevate una per una, accuratamente spazzolate, pesate, misurate e poste in contenitori per essere trasportate in laboratorio dove verranno analizzate.
"Un grazie speciale va ai gestori dello stabilimento Bagni Londra, Matteo e Silvia - si legge nella nota divulgata dall'Acquario - all’interno del quale erano state deposte le uova, che hanno collaborato con entusiasmo e partecipazione alla gestione e alla protezione del nido".
"Il lavoro condotto dalla squadra di esperti e volontari, nonostante la nidificazione non abbia prodotto nessun nuovo nato, è un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, privati e cittadini che ha avuto come obiettivo la salvaguardia della natura riconosciuta come patrimonio comune cui ognuno può contribuire facendo la propria parte" continuano gli esperti coinvolti.
"La nidificazione ha raccolto fin dai primi giorni grande interesse e coinvolgimento da parte del Comune di Alassio in primis - aggiungono -, ma anche dei residenti e dei numerosi turisti presenti nella località ligure, che, grazie all’attività divulgativa dell’Associazione Delfini del Ponente e ai materiali divulgativi realizzati dal gruppo di lavoro, hanno potuto approfondire la conoscenza di questa specie di tartaruga marina e imparare anche come poter contribuire alla sua salvaguardia".
In tutto ciò qualcosa di positivo, per gli esperti del GLIT, resta: : "La raccolta dei dati effettuata in occasione di questa nidificazione è un patrimonio importante dal punto di vista scientifico che contribuisce ad approfondire la conoscenza della specie Caretta caretta e a sviluppare modelli di gestione del territorio che possano contribuire alla sua conservazione".