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Politica | 05 ottobre 2024, 17:44

Elly Schlein (Pd): "I Comuni di questa regione in due anni non hanno visto un euro per le politiche sociali"

La segretaria nazionale del Partito Democratico a Savona per la campagna elettorale di Andrea Orlando: sanità, lavoro, ambiente e attacchi al centrodestra

Foto di Luciano Parodi, Maria Gramaglia e Silvio Fasano

Foto di Luciano Parodi, Maria Gramaglia e Silvio Fasano

Ringrazia i candidati che corrono per le regionali, e passa subito a parlare dell'autonomia differenziata e alle conseguenze che avrebbe per la Liguria, Elly Schlein, la segretaria nazionale del Pd, venuta oggi a Savona e Albenga, a sostegno della candidatura a presidente del dem Andrea Orlando.

"Ci battiamo contro questa autonomia differenziata  - ha detto – perché crediamo che sia inaccettabile l'idea che in Italia e in Liguria il tuo destino stia scritto nel luogo e nella famiglia in cui nasci. La crediamo una grave violazione di quell'articolo 3 della nostra bella Costituzione che parla di eguaglianza e di rimozione degli ostacoli. Quegli stessi ostacoli che la destra, che oggi guida l'Italia, che oggi guida la Liguria e che appoggia Marco Bucci, ogni giorno lavora per aumentare quegli ostacoli, per aumentare quelle diseguaglianze. Lo fa tagliando sul sociale, perché i comuni di questa regione in due anni non hanno visto un euro per le politiche sociali, per le politiche rivolte alle persone non autosufficienti, alle persone con disabilità, per le politiche contro la povertà, su cui hanno tagliato l'unico strumento di sussidio che esisteva in Italia".

Poi il tema della sanità, dei tagli e della difficoltà delle persone a curarsi e le liste d'attesa, che anche nella nostra regione restano un ostacolo alla cura che costringe il cittadino ad andare nel privato. 

"Guardavamo i dati l'altro giorno a Genova - ha proseguito Schlein –. Se devi aspettare 430 giorni per una gastroscopia programmata, è chiaro che chi ha i soldi da solo salta l'attesa e va dal privato. Se devo prendere l'auto e fare 30 chilometri per trovare il primo presidio di cura, io sentirò il mio diritto alla cura come un diritto a metà".

"Non ammettono che stanno tagliando – ha affermato Schlein -, non lo ammette il governo regionale della Liguria uscente, non lo ammette il sindaco di Genova. Non lo ammettono perché non ne hanno il coraggio, perché sanno che la salute e la sanità pubblica sono la prima preoccupazione degli italiani in tutte le rilevazioni. Parlano di aver fatto il più grande investimento della storia nella sanità pubblica. Peccato che siano i documenti del governo a smentirli e a far vedere che da quando Giorgia Meloni siede a Palazzo Chigi la spesa sanitaria sul PIL sta scendendo". 

Schlein tocca i temi del sociale, del sostegno alla famiglia ("non ce n'è solo una") della carenza di asili nido, quello della scuola, con al necessità di garantire uno stipendio equo ai docenti. Ma c'è anche il tema del lavoro, sempre più precario, e la proposta del salario minimo.

"Non il lavoro qualsiasi – ha spiegato Schlein -  ma il lavoro dignitoso. Vuol dire creare nuove opportunità, ma diciamoci la verità, noi non possiamo essere il Paese europeo dove i salari non solo non sono cresciuti, ma sono diminuiti rispetto al 1990. Noi abbiamo bisogno di rafforzare la contrattazione collettiva e il ruolo dei sindacati, però attenzione, quelli veramente rappresentativi. Basta con i contratti pirata che condannano la precarietà intere generazioni e interi settori".

E. Romanato e M. Gramaglia

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