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Economia | 02 ottobre 2024, 14:25

Con un consumo consapevole la bolletta è più leggera

Meno sprechi, meno costi e transizione energetica: il modello innovativo delle Comunità Energetiche Rinnovabili garantisce un uso più efficiente e sostenibile dell’energia

Con un consumo consapevole la bolletta è più leggera

Ogni scelta conta, perché il cambiamento nasce da piccoli ma significativi gesti. E nel contesto delle importanti sfide ambientali che il nostro pianeta sta affrontando, l’uso consapevole e intelligente dell’energia si pone come una delle azioni più importanti da intraprendere per promuovere la sostenibilità. E adottare pratiche più efficienti, in un periodo in cui in Italia i costi energetici sono tra i più salati in Europa, assicura pure anche un ragguardevole risparmio.

“In questo contesto – spiega Stefano Re, vicepresidente di Energia Condivisa, la cooperativa pioniera in Liguria nella promozione e nello sviluppo di energie rinnovabili - la creazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) assume un ruolo fondamentale: l’obiettivo principale è quello di condividere l’energia prodotta da impianti fotovoltaici per ridurre costi energetici e l’impatto ambientale”.

L’efficienza energetica e l’uso di energia “verde” possono portare a significativi risparmi sulle bollette nel lungo termine. Nella comunità l’energia viene prodotta localmente, condivisa e consumata direttamente dai membri, quella in eccesso può essere immessa nella rete elettrica, riducendo la dipendenza da fornitori esterni e abbattendo i costi di approvvigionamento energetico. 

“La condivisione dell’energia – continua Re – avviene in modo completamente virtuale: non è necessario installare nuove reti o contatori dedicati, ma si sfrutta la rete pubblica esistente”.  Ma c’è di più. La comunità energetica può anche beneficiare di compensazioni economiche: “Ogni chilowattora condiviso gode di incentivi – spiega Re – che sono garantiti per vent’anni, conteggiati ed erogati annualmente dal Gestore dei Servizi Energetici. E’ compito della cooperativa distribuire equamente i proventi tra i partecipanti della CER secondo accordi prestabiliti”. Numeri alla mano, il beneficio finale è tangibile: “La politica di ripartizione degli incentivi prevede che, detratte le spese di gestione, il 40% sia distribuito tra i produttori, un altro 40% tra i consumatori e il restante 20% sia destinato ad attività ad alto impatto sociale sul territorio”.

Questi dunque i vantaggi delle CER: impatto ambientale ridotto, indipendenza economica, coinvolgimento sociale, risparmio economico. “Abbiamo calcolato che un nucleo familiare tipo, con un consumo annuale medio di 3.300 kWh, può ottenere un ritorno annuale tra i 30 e 50 euro all’anno per vent’anni, senza alcun tipo di investimento. Mentre un’azienda con un consumo medio annuo di 120mila kWh può invece assicurarsi un ristorno massimo annuale di 2.640 euro”.

Le comunità energetiche rappresentano un modello innovativo di partecipazione e gestione energetica, basato sulla collaborazione, sulla sostenibilità e sull’autonomia locale. “Stiamo lavorando per ampliare la nostra capacità produttiva e coinvolgere sempre più famiglie e imprese – conclude Re - . Chiediamo a tutti i cittadini che hanno a cuore il territorio e desiderano promuovere di iniziative sostenibili di aderire al progetto. La transizione energetica è possibile, e ognuno di noi può fare la differenza. Le comunità energetiche sono una soluzione concreta per affrontare le sfide del nostro tempo, sia dal punto di vista economico che ambientale.  Unirsi a una comunità non solo permette di risparmiare, ma ti rende parte di un movimento più grande, che guarda al futuro con responsabilità e speranza. Il cambiamento parte da noi, ed è alla nostra portata”.

I.P.

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