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Politica | 28 settembre 2024, 12:21

Rigassificatore, Orlando a Rixi: "Mia firma sullo spostamento? Una cosa piuttosto divertente, siamo alle barzellette"

Il candidato alla regionali per il centrosinistra a Savona per un convegno sulle infrastrutture. Sul caso Italia Viva: “Purtroppo, i riflessi della situazione nazionale hanno avuto un impatto anche in Liguria”

Tentativo fino all'ultimo per ricucire con Italia Viva. E' l'uscita del partito di Renzi dalla coalizione a sostegno di Orlando a tenere banco nella politica ligure. 

A margine del convegno di questa mattina a Savona, con il sindaco di Savona Marco Russo, quello di Parma Michele Guerra e il primo cittadino di Milano Beppe Sala, ne ha parlato il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria Andrea Orlando. 

"Fino all'ultimo secondo c'è la possibilità di ricucire - ha detto Orlando - Ho lavorato affinché questo si realizzasse, soprattutto in considerazione di ciò che è avvenuto in Liguria, cercando di creare un percorso che fosse, per molti aspetti, diverso da quello che si è determinato e si sta determinando a livello nazionale. Avevamo fatto un buon lavoro, credo, basato su un confronto serio e programmatico. Purtroppo, i riflessi della situazione nazionale hanno avuto un impatto anche in Liguria. Spero che, in qualche modo, all'ultimo istante si possa trovare una soluzione. Se ciò non accadrà, l'unità che dovremo costruire sarà quella del popolo che vuole il cambiamento".

Sul destino di +Europa e Socialisti che avrebbero dovuto essere con Italia Viva Orlando parla di una collocazione in altre liste: "Le forze politiche che hanno fino qui concorso alla costruzione del campo resteranno".

Dopo le affermazioni dell'altro candidato Bucci sul rigassificatore (leggi QUI), e le parole di Rixi su una clausola firmata dallo stesso Orlando quando era Ministro del Lavoro per spostare il rigassificatore da Piombino, il candidato è poi intervenuto anche su questo tema, riferendosi in particolare alle dichiarazioni del segretario leghista regionale: "È una cosa piuttosto divertente, perché sostiene che io sarei stato d'accordo sul rigassificatore a Vado perché c'era scritto che a Piombino sarebbe rimasto per tre anni. Ora, come poteva qualcuno sapere che una clausola temporale implicasse il fatto che, dopo tre anni, Toti si sarebbe offerto di ospitare il rigassificatore? È abbastanza difficile da capire".

"Ecco perché credo che siamo un po' alle barzellette - conclude Orlando -. Da un viceministro ci si aspetterebbe un po' più di serietà. La verità è che, se Toti non si fosse offerto, si sarebbe dovuta cercare una collocazione alternativa a Piombino, ma non era scritto da nessuna parte, né in quel decreto né in altri atti, che dovesse venire a Vado".

Elena Romanato

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