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Politica | 28 settembre 2024, 17:54

Piano delle opere a Finale, l'assessore Folco: "Oltre 12 milioni previsti per andare incontro alle persone"

La replica alle puntualizzazioni della minoranza: "Si è passati dalla mancanza di continuità al 'copia incolla' con troppa disinvoltura"

Piano delle opere a Finale, l'assessore Folco: "Oltre 12 milioni previsti per andare incontro alle persone"

"Oltre 12 milioni di opere pubbliche deliberate, 488mila euro di aumenti ai fondi manutenzione, tra cui centonovantamila per il nuovo fondo muri e versanti e centosettantamila per il progetto ed i primi interventi sulle case comunali, utili per iniziare a fronteggiare l’emergenza abitativa trascurata in questi anni. E ancora un piano di rilancio dei principali palazzi monumentali finalesi e un’opera nuova come piazza Del Mare a Varigotti, dichiarata inagibile nel marzo 2024 e lì dimenticata per questioni elettorali. Ma anche l’accelerazione a due cantieri fondamentali per il fronte mare finalese come la passerella tra Castelletto e San Donato e la passeggiata tra il Porto e Varigotti. Opere che a parole sarebbero state imminenti per il consigliere Guzzi ma che da assessore ha lasciato ferme dal 2018".

Comincia così, dai numeri e da un'elencazione delle opere inserite nel Piano delle Opere Pubbliche approvato nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale finalese, la replica dell'assessore ai Lavori Pubblici Paolo Folco al commento del consigliere Guzzi e del suo gruppo sull'argomento.

"Con troppa disinvoltura Impegno X Finale passa da accuse di mancanza di continuità a quelle del 'copia incolla' - afferma Folco - Omettiamo per decenza la discussione sulla mancanza di visione con chi di visione non ne ha avuta per due mandati ma ci teniamo ad informare correttamente su alcuni punti". 

Continua quindi così la nota dell'assessore a nome della maggioranza: "Vero che abbiamo sacrificato gli asfalti di via Isasco ma perché abbiamo ritenuto molto più logico e consequenziale rinforzare il versante da dissesti idrogeologici regimando le acque in località Donio, opera che attendeva l’esecuzione dal 2014. Inutile asfaltare una strada se poi rischia di essere danneggiata dallo slittamento del versante. Vero che abbiamo sacrificato alcuni marciapiedi nel centro cittadino ma, come spiegato in consiglio, i soldi sono stati utilizzati per alcune emergenze sulle persone: il riscaldamento per gli anziani della residenza protetta del Ruffini, al freddo da troppo tempo; la caldaia della scuola media; la climatizzazione per i lavoratori del comune che meritano rispetto come tutti i lavoratori. E ancora abbiamo accolto l’urgenza di procedere ai piani antincendio delle palestre finalesi che erano a rischio chiusura con un danno evidente per la collettività in quanto sedi di formazione per i nostri ragazzi. Certo, tutti interventi che non prevedono tagli di nastri e per questo lasciati indietro". 

"Prosegue poi la progettazione del ponte sul fiume Pora - prosegue - Finanziata con circa 23mila euro l’ultima fase utile anche a migliorare la riperimetrazione dell’argine. Poi la maggioranza si prenderà una pausa di riflessione e di dialogo con i cittadini prima di partire con l’eventuale fase esecutiva". 

L'assessore si concentra poi sulla discussione circa le barriere architettoniche definendola "quasi esilarante. Peccato che nell’estate il Comune di Finale Ligure abbia ricevuto comunicazioni scritte dell’INMACI (Istituto per la Mobilità Autonoma di Ciechi e Ipovedenti) che lamentava scarsa attenzione per i loro assistiti nel progetto di via Brunenghi. Un altro motivo per rivedere questo progetto e pensarlo per coerenza urbanistica con i nascenti progetti Piaggio e Ghigliazza che ridisegneranno il ponente cittadino e l’idea stessa di città". 

"A differenza di quanto dichiarato dalla minoranza resta il progetto delle tribune del campo Borel - aggiunge - che, d’accordo con i fruitori, sono previsti nell’estate 2025. Sarebbe dannoso e insensato intervenire con la stagione calcistica in corso. Un’accelerazione è stata data sulla sede per la protezione civile e del soccorso alpino, ora alloggiati in un edificio a rischio crollo. A differenza del passato non ci si è limitati a stanziare un importo generico per l’intervento ma si sta negoziando la locazione di un capannone per dare una risposta immediata ad un problema indifferibile e poi valutare la sistemazione definitiva". 

"Condividiamo comunque le parole finali del comunicato del consigliere Guzzi: 'non ci possiamo permettere di rimanere indietro'. E’ quello che è avvenuto in questi anni. Adesso è il momento di recuperare ed il piano delle opere pubbliche presentato nell’ultimo consiglio comunale è solo l’inizio di un lungo percorso" chiosa l'assessore Paolo Folco.

Redazione

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