Politica - 28 settembre 2024, 16:08

Regionali, Bucci strizza l'occhio a Italia Viva, uscita dal campo largo, e boccia il rigassificatore a Savona-Vado

Il candidato del centrodestra ha incontrato elettori e amministratori a Varazze, Celle e Albisola parlando anche di sanità, infrastrutture e lavoro

Dice finalmente un no deciso al rigassificatore a Savona-Vado Marco Bucci, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, e promette il risanamento del "buco" nel bilancio della sanità e la riapertura dei pronto soccorso.

Nell'incontro con  giornalisti ai Mirage di Albissola, dov'erano presenti alcuni candidati, fornisce i dati di crescita della Liguria, contro quelli che definisce i “signori del no che non vogliono nessuna infrastruttura e il progresso” per un “programma che sarà fatto in 5 anni ma serve per i prossimi dieci o venti”. “Dall'altra parte c'è un candidato che non ha mai lavorato e ha sempre fatto politica, ci sono partiti che si scontrano uno con l'altro”.

Sono stati molti, infatti, gli attacchi ad Andrea Orlando. “Il candidato del centrosinistra - ha affermato Bucci - ha votato no insieme al Pd alla ricostruzione del ponte a Genova. Quando era ministro della Giustizia ha chiuso il tribunale di Chiavari, di Sanremo, il carcere di Savona mandando i detenuti in tutti gli altri carceri con sovraffollamento a Marassi. Nel 2022 ha firmato il decreto Energia e ora viene qui a dire non si fanno o rigassificatori. Dov'è l'affidabilità di chi si comporta in questo modo?

Sanità, infrastrutture e lavoro, tenendo presente che le infrastrutture servono principalmente per il lavoro - ha proseguito Bucci - La Val Bormida ad esempio dove ho lavorato per anni dall'86 al 93 e sono stati anni per me molto importanti; a quell'epoca c'erano 2200 dipendenti. La Val Bormida è un posto molto importante per il lavoro, dobbiamo solo fare in modo che diventi il posto ideale dove portare nuove industrie e creare nuovi business”.

Non si sottrae alla domanda se, Italia Viva uscita dal campo largo, possa diventare un'occasione per il centrodestra che nel comune di Bucci, ha proprio consiglieri del partito di Renzi tra i suoi alleati. “Con Raffaella Paita ho un ottimo rapporto - ha detto Bucci - soprattutto con quelli di Italia Viva che sono con noi in maggioranza e che stanno e votano dalla nostra parte. Mi auguro che tutta Italia Viva venga con noi. Perchè da noi la porta è aperta, senza condizioni, senza 5Stelle, senza conte senza condizioni. Noi chiediamo invece che ci sia l'accordo su quello che bisogna fare. Raffaella mi ha molto aiutato in passato, molti progetti che abbiamo fatti sono stati finanziati quando lei era in Parlamento. La ringrazio ancora adesso per averci aiutati a ottenere il finanziamento e sarei molto contento di continuare a lavorare con lei”.

Sullo spostamento del rigassificatore a Savona-Vado. “Sono favorevole ai rigassificatori ma bisogna farli nei posti giusti, lungo le dorsali del gas esistenti - ha dichiarato Bucci - e bisogna farli spendendo il meno possibile. Trasferire il rigassificatore da Piombino a Vado costerebbe 455 milioni di euro. Abbassare la bolletta è importante, rispettare l'ambiente anche tutte e due le cose devono andare nella stessa direzione. Se facciamo le infrastrutture  dobbiamo farlo rispettando l'ambiente”.

Sulla riapertura del pronto soccorso ad Albenga e la normativa che impone determinate specialità mediche a supporto Bucci risponde: “I vincoli di legge si rispettano sempre, non so quali siano a me non risulta ma accetto la domanda e la vado ad approfondire. Il Pronto soccorso può richiedere alcune cose e va studiato. E' fondamentale per la popolazione, dà la qualità di vita e la tranquillità alle persone e noi vogliamo fare in modo che chi vive in Liguria possa essere tranquillo abbia un servizio adeguato”.

Non risponde alla domanda più politica se il suo mandato sarà più in continuità o di rottura rispetto alla giunta Toti. “Non rispondo a questa domanda - ha tagliato corto Bucci - Questo non interessa ai savonesi".

Sul buco da 230 milioni della Sanità Ligure il sindaco di Genova spiega : “Non sono convinto che il buco sia così grosso. A Genova, Amiu stava per essere venduta a 1 euro a Iren e aveva un buco di 160 milioni. Dopo se mesi era in attivo. Credo che i manager siano in grado di sanare buchi di qualsiasi tipo, ottimizzando le risorse”. E promette la riapertura del punto nascite di Santa Corona.