Cronaca - 28 settembre 2024, 09:54

Truffa del finto carabiniere, tenta di estorcere 12mila euro ad un anziano ma la vittima lo fa arrestare

Il fatto è accaduto a Savona. Per l'uomo l'obbligo di dimora nel proprio domicilio nel Pavese

La solita telefonata e il solito inganno per estorcere ad un anziano migliaia di euro. "Buongiorno sua figlia ha appena provocato un grave incidente stradale ad un motociclista ed attualmente è in caserma in stato di arresto" .

Era più o meno su questo tenore la telefonata che un truffatore, fingendosi maresciallo dei Carabinieri, ha fatto ad un anziano savonese dicendogli che la figlia, dopo aver causato l'incidente, era stata arrestata. E che se avesse versato 12mila euro come primo risarcimento alla famiglia del motociclista (che poi avrebbe rimborsato l'associazione) sarebbe stata processata con rito direttissimo e poi liberata.

Dopo la telefonata il truffatore si è presentato a casa dell'anziano, come incaricato dal falso maresciallo, per riscuotere i 12mila euro ma ha trovato i carabinieri che erano stati chiamati dall'anziano. Gli uomini dell'Arma hanno così potuto cogliere in flagrante il truffatore che è stato arrestato e processato per direttissima ieri.

Per l'uomo, un 39enne originario di Lamezia Terme, è scattato l'obbligo di dimora nella località di domicilio, nel Pavese.

In questi casi la vittima riceve la telefonata da una persona che si finge un avvocato o un appartenente alle Forze dell’Ordine, annunciando che un proprio parente ha appena provocato un incidente stradale e per questo rischia l’arresto o gravi conseguenze giudiziarie, ma il tutto può essere evitato pagando una “cauzione”, una somma di denaro di qualche migliaio di euro, aggiungendo che il proprio caro non può essere contattato poiché si trova in stato di fermo. A questo punto l’anziana vittima, reperito il denaro o altri valori richiesti, viene invitata a consegnarli ad un complice che si reca pochi istanti dopo presso l’abitazione e si impossessa del denaro dileguandosi immediatamente.

Generalmente i “truffatori”, per evitare che la vittima possa rendersi conto del raggiro in corso ed organizzarsi, cercano di trattenerla al telefono il più a lungo possibile.