Politica - 27 settembre 2024, 17:30

Sanità, Invernizzi (FdI): "Urgente la riapertura del Pronto Soccorso di Albenga e di quello di Cairo Montenotte"

Il candidato consigliere regionale auspica inoltre "un potenziamento della prevenzione"

"In qualità di amministratore del Comune di Alassio e Candidato Consigliere Regionale, intervengo sul tema della sanità nel ponente savonese, con particolare riferimento alla situazione degli ospedali di Albenga e Cairo Montenotte. È necessario fare chiarezza, considerando le preoccupazioni della popolazione e le informazioni parziali diffuse dai movimenti locali di centrosinistra". Così Rocco Invernizzi, candidato consigliere di Fratelli d'Italia alle prossime elezioni regionali.

"La chiusura del pronto soccorso di Albenga ed il progressivo depotenziamento dei servizi sono conseguenza di decisioni prese dalle amministrazioni regionali di centrosinistra, in particolare dalla Giunta Burlando nel 2012 - prosegue Invernizzi - Questo processo ha colpito una struttura che, dal 2008, era stata attivata con un’ampia gamma di servizi, tra cui pronto soccorso, rianimazione, ortopedia, medicina, chirurgia, oculistica, radiologia con TAC e risonanza magnetica. La costruzione dell'ospedale era stata decisa nel 2002 dalla Giunta di centrodestra Biasotti, grazie alla fattiva collaborazione dei sindaci di tutto il comprensorio, in modo particolare da parte dei sindaci Zunino e Melgrati, e grazie alla alienazione di molti beni immobili che la cittadinanza aveva lasciato ai vecchi ospedali di Albenga ed Alassio. Negli anni, l’ospedale di Albenga ha visto un ridimensionamento significativo, mettendo a rischio non solo la possibilità di riaprire il pronto soccorso, ma anche il futuro della struttura stessa come ospedale di riferimento per il ponente savonese. È essenziale riaprire il punto di primo intervento h24, dotandolo di capacità per trattare urgenze minori di tipo ortopedico-traumatologico e medico. Questo permetterebbe di alleggerire il carico sul pronto soccorso di Pietra Ligure e di gestire meglio le emergenze locali, soprattutto considerando le criticità delle infrastrutture di viabilità del ponente, già sotto pressione a causa dei lavori stradali e ferroviari".

"Allo stesso tempo, è urgente intervenire sul punto di Primo Soccorso di Cairo Montenotte - continua Invernizzi - L'ospedale ha subito una profonda trasformazione negli ultimi anni, accentuata dalla crisi sanitaria del COVID-19. Nonostante gli investimenti strutturali in corso, la disinformazione e le polemiche, hanno spesso offuscato i progressi. La struttura, già privata di servizi fondamentali a seguito del decreto del 1999, che prevedeva la chiusura o quantomeno la riqualificazione degli ospedali sotto i 120 posti letto, è stata recentemente riconvertita in ospedale di comunità, integrato in una rete socio-assistenziale territoriale. Ad ottobre, riapriranno le sale operatorie, ma solo per piccoli interventi una volta a settimana, a causa della cronica mancanza di personale medico e infermieristico, aggravata dalle continue fughe verso il settore privato. Per migliorare la situazione, è fondamentale rendere più attrattiva la sanità pubblica, potenziare i servizi ambulatoriali, incrementare le cure palliative e rafforzare l'assistenza domiciliare, visto che l'area Valbormidese conta circa 40mila abitanti, ed incrementare la rete con i medici di base, oramai in un numero insufficiente per i bisogni dell’utenza. Un pronto soccorso pienamente operativo a Cairo Montenotte è fondamentale per garantire un’assistenza adeguata a un'ampia fascia di popolazione, specialmente in una zona geograficamente complessa come la Valbormida. Riaprire il pronto soccorso di Cairo significa ridurre i tempi di intervento, alleggerire l’ospedale di Savona e assicurare cure tempestive in una zona dove le distanze dai principali ospedali rappresentano una sfida".

"Un altro punto fondamentale è il potenziamento dell’elisoccorso, la regione sta facendo passi avanti in questo senso, ma è altrettanto importante realizzare finalmente un’elisuperficie presso l’ospedale di Albenga, prevista in passato ma mai realizzata per la presenza di un distributore di carburante ormai dismesso. Questa misura garantirebbe un supporto essenziale alle operazioni di soccorso in situazioni di emergenza, specialmente in estate quando aumentano notevolmente le presenze turistiche e di conseguenza, traffico e richieste di assistenza. Guardando al futuro è necessario che tutte le forze politiche del territorio, indipendentemente dall’appartenenza partitica, si uniscano in un percorso condiviso per riportare l’ospedale di Albenga alla sua funzione originaria. Il ripristino del pronto soccorso, insieme al recupero delle specialità presenti al momento dell’apertura della struttura, è una priorità non più rinviabile. Questo impegno comune, non solo migliorerebbe l’assistenza sanitaria nel ponente savonese, ma risponderebbe anche all’obbligo morale di non strumentalizzare la salute per fini politici".

"La riapertura dei pronto soccorso di Albenga e Cairo è non solo una necessità, ma una questione di buon senso. È il momento che la politica regionale e locale lavori insieme, senza populismi e strumentalizzazioni, per il bene comune dei cittadini del ponente ligure. 'Investire in prevenzione anziché in cura, questo consente di migliorare la qualità di vita delle persone e soprattutto di abbattere i costi' dichiara il Candidato Presidente Bucci sottolineando l’importanza degli investimenti sul potenziamento della prevenzione sanitaria sul territorio. Il monitoraggio preventivo delle malattie rappresenta un’azione fondamentale per ridurre l’incidenza di emergenze sanitarie e migliorare il benessere complessivo dei cittadini. Solo attraverso una rete sanitaria territoriale efficace e proattiva, è possibile garantire una sanità più sostenibile e vicina ai bisogni delle persone" conclude infine il candidato consigliere regionale invitando a seguirlo, "per restare aggiornato e saperne di più", sulle pagine social Instagram e Facebook.

I.P.E.