Sorpresa, rabbia, frustrazione anche questo fa parte della politica ma la decisione di Italia Viva di ritirarsi dal “campo largo” per le regionali è un vero e proprio terremoto nel panorama politico.
“Non è possibile - dice Marco Pozzo, coordinatore provinciale di +Europa che era candidato nella 'settima lista' - che succedano queste cose a 12 ore dalla scadenza della presentazione delle liste. Non posso dire altro”.
In tutte le province c'era una certa difficoltà a trovare i candidati. A Savona la famosa settima lista, quella dei riformisti che avrebbe dovuto mettere insieme Italia Viva, + Europa e Socialisti avrebbe visto come capolista Marco Pozzo, coordinatore provinciale di + Europa, Franco Fenoglio in quota ai socialisti e tre candidati di Italia Viva, tra questi avrebbe dovuto esserci anche Fulvio Briano, ex sindaco di Cario, più due candidate donna.
Questa mattina alle nove nulla faceva presagire la tempesta. I tre coordinatori provinciali dei tre partiti Giovanni Brero per i Socialisti, Mauro Gradi per + Europa e Eugenio Musso per Italia Viva, si erano incontrati per definire i dettagli sulle candidature. Poi pochi minuti fa la nota di Raffaella Paita, in seguito alla richiesta dei 5Stelle che di togliere dei candidati di Italia Viva dalle liste già pensate.
E così tutto salta, con alcuni candidati che erano già partiti con la campagna elettorale e avevano già investito tempo e risorse. Per alcuni di loro si sta cercando spazio in altre liste, una potrebbe essere quella del presidente, ma ovviamente, lo spazio non c'è per tutti.