Attualità - 27 settembre 2024, 13:10

Il Santuario di Nostra Signora delle Penne a Laigueglia tra i candidati ai “Luoghi del Cuore" del FAI

Le rocce di Capo Mele, su cui sorge il piccolo Santuario dedicato alla "Madonna delle Penne", sono intrise di storia e leggenda

Tra i candidati ai “Luoghi del Cuore” del FAI, il Santuario Mariano di Nostra Signora delle Penne, situato tra le suggestive rocce di Capo Mele a Laigueglia, proposto dagli “Amici delle Penne”.

Grazie al passaparola, in un solo giorno sono stati raccolti ben 334 voti, proiettando il Santuario al 63esimo posto a livello nazionale e al 7imo in Liguria. 

“È un risultato straordinario – dicono gli Amici delle Penne -, ma con il vostro aiuto possiamo fare ancora di più! Invitiamo tutti a votare e a condividere il voto con un semplice click sul sito ufficiale del FAI.  Inoltre, per chi volesse ammirare in diretta questo luogo di culto immerso in una cornice naturale spettacolare, è possibile collegarsi alla webcam che offre una vista sul Santuario QUI.

Ecco un breve racconto delle origini e dell'importanza del Santuario.

Le rocce di Capo Mele, su cui sorge il piccolo Santuario dedicato alla "Madonna delle Penne", sono intrise di storia e leggenda. Tutto ebbe inizio con una statuetta di marmo raffigurante la Madonna, accompagnata da un'iscrizione in spagnolo che recitava "Nuestra Señora de la Peña", ovvero "Nostra Signora della Roccia" o "della Rupe". 

La piccola statua, affettuosamente chiamata dai laiguegliesi "mado’ de pene", fu portata dai pescatori di corallo catalani che, a partire dal XIV secolo, navigavano nel Golfo di Laigueglia. Questi pescatori, entrando in contatto con i monaci benedettini dell'Isola Gallinara, introdussero anche nuove tradizioni religiose.

Si presume che intorno al 1650, proprio i corallari, molti dei quali provenienti da San Feliu in Catalogna, costruirono un Oratorio sul sito di un'edicola preesistente dedicata alla Madonna della Neve. 

Nel tempo, la figura della Madonna fu ribattezzata "Madonna delle Penne", grazie a un adattamento linguistico dal catalano al dialetto ligure, e il culto si radicò profondamente nella comunità locale. 

Oggi il Santuario, che si erge su un promontorio a strapiombo sul mare, continua a dominare lo sperone roccioso di Capo Mele e rappresenta non solo un simbolo religioso, ma anche un punto di riferimento visivo e spirituale per Laigueglia e dintorni. Ogni anno, il 5 agosto, viene celebrata la festa liturgica della Madonna della Neve, ricorrenza molto sentita dalla popolazione locale.

Fondato dai pescatori di corallo catalani all'inizio del XVII secolo, il Santuario è stato meta di pellegrinaggi per secoli, soprattutto da parte delle famiglie di marinai e pescatori di corallo. Prima della costruzione dell'attuale Via Aurelia, le giovani spose salivano al Santuario per consacrarsi alla Beata Vergine Maria e partecipare alla messa, esprimendo la loro devozione e chiedendo protezione per i mariti impegnati in mare.

La festa del 5 agosto era preceduta da una novena, durante la quale uomini e donne di Laigueglia partecipavano con profondo fervore.

La sera della vigilia, il Santuario veniva illuminato e un falò simbolico veniva acceso sul piazzale antistante. Il giorno della celebrazione, una processione solenne partiva dalla Chiesa di San Matteo, accompagnata dalle preghiere e dai canti della Confraternita di Santa Maria Maddalena. Le funzioni culminavano con la "messa grande" del mattino e si concludevano con i Vespri e la Benedizione solenne.

Questa tradizione, ancora viva, rappresenta un legame indissolubile tra la comunità di Laigueglia e il suo Santuario, che è insieme simbolo di fede, protezione e speranza per tutti coloro che vivono in stretto rapporto con il mare.

Redazione