Scoppia la polemica tra i familiari dei pazienti a lunga degenza ricoverati nella RSA Casa dei Tigli di Millesimo, a seguito di un improvviso e significativo aumento delle tariffe.
La cooperativa Anteo, che gestisce la struttura dal 1° dicembre 2023, ha comunicato un rincaro retroattivo a partire dal 1° luglio 2024, che ha fatto salire la spesa mensile per i pazienti convenzionati con l'Asl da 1.397,56 euro a 1.777,23 euro. Un aumento di 389,67 euro, pari al 35%, che ha scatenato l’indignazione delle famiglie.
In una lettera indirizzata alla cooperativa, all'Asl 2, alla Regione, ai Comuni di Millesimo e Cairo Montenotte, all'assessore alla salute Angelo Gratarola, ai sindacati e al Tribunale per i Diritti del Malato, i familiari esprimono la loro rabbia e preoccupazione: "Questo aumento è insostenibile per molte famiglie", si legge nella missiva. "Il rincaro è stato comunicato solo il 30 luglio e ci colpisce duramente, senza alcuna giustificazione adeguata rispetto ai servizi offerti dalla struttura che non giustificano questa cifra".
I costi aggiuntivi riguardano la quota alberghiera – che copre vitto e alloggio – mentre la parte sanitaria, pari a circa 1.000 euro mensili, è coperta dall’Asl. "Non possiamo accettare che l’intero aumento ricada sulle nostre spalle, soprattutto in questo momento di difficoltà economica", affermano i familiari, che chiedono immediati chiarimenti e una revisione delle tariffe. La struttura, di proprietà del Comune di Millesimo, è in concessione all'Asl 2 ed è gestita dalla cooperativa.
La situazione diventa ancora più spinosa considerando le precedenti dichiarazioni dell’assessore Gratarola, che aveva rassicurato i cittadini affermando che "non ci sarebbe stato alcun aumento della quota di compartecipazione per le famiglie", e che eventuali rincari sarebbero stati a carico dell’Asl. Tuttavia, la realtà ha mostrato un quadro ben diverso, causando malcontento e disorientamento tra i parenti dei pazienti.
La scorsa settimana si è svolto un incontro tra sindacati, i comuni di Millesimo e Cairo Montenotte, la cooperativa Anteo e l'Asl, durante il quale quest'ultima avrebbe chiesto alla cooperativa di rivedere gli aumenti previsti, che devono essere spalmati fino al 2026.