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Politica | 23 settembre 2024, 12:55

Savona, presentata l'interpellanza per chiedere il referendum sulla pedonalizzazione di Corso Italia

Il tratto odi via oggetto di richiesta di referendum è quello tra via De Vegerio e via Paleocapa. A favore della riapertura sono state raccolta 3.033 firme

Savona, presentata l'interpellanza per chiedere il referendum sulla pedonalizzazione di Corso Italia

"Con l’interpellanza presentata oggi chiediamo se l’amministrazione intenda avviare l’iter per indire un referendum consultivo sulla chiusura di corso Italia oppure no. Se intende cioè far sì che la città si esprima su un tema che i numeri hanno dimostrato essere estremamente sentito dai savonesi oppure ritengano di andare avanti senza sentire cosa i savonesi vogliano". 

I consiglieri di opposizione Fabio Orsi e Daniela Giaccardi (PensieroLibero.zero), Maurizio Scaramuzza (Lega) e Manuel Meles (5Stelle) chiedono formalmente all'amministrazione di andare al referendum consultivo per permettere ai savonesi di esprimersi sulle recenti pedonalizzazione fatta dal Comune, dopo una raccolta firme che ha trovato una grande adesione. "Siamo arrivati a oltre tremila firme di residenti - spiegano - La presentazione è in tempo utile affinché sia messa all’ordine del giorno del prossimo consiglio del 30 settembre".

Per la città andare ad un referendum comunale sarebbe una novità ma si tratta di uno strumento previsto  all'articolo 30 dello Statuto del Comune al quale si rifanno i consiglieri firmatari della richiesta.

Intanto, sulla soluzione individuata dalla società Sintagma col Comune quale soluzione alternativa alla riapertura di corso Italia per risolvere il problema traffico, è stato eseguito un accesso agli atti da parte del gruppo consiliare del M5S "per capire le assunzioni del modello utilizzato".

"In particolare i dati su ritardo medio ed emissioni inquinanti non ci convincevano: il nostro timore era che il modello fornisse una valutazione parziale escludendo l'aumento dei tempi, del traffico e quindi dell'inquinamento in ingresso a causa della chiusura di via Famagosta - spiegano i consiglieri pentastellati -. Ebbene, con le carte a disposizione, possiamo confermare che il modello considera solamente 18 centroidi veicolari e 6 pedonali, escludendo il primo tratto di via Paleocapa, via Giuria, via Gramsci/corso Mazzini e via Ottaviano (Villetta) su cui ci saranno chiaramente dei carichi di traffico maggiori a causa della chiusura di via Famagosta in ingresso da levante. È probabile che, inserendo nel modello queste vie, i piccoli margini positivi della soluzione 3 rispetto alla riapertura di Corso Italia si annullino e anzi confermino la riapertura di Corso Italia come la soluzione migliore in termini di benefici netti". 

"A questo aggiungiamo il problema della svolta dei bus tra via Poggi e via dei Mille che in un'ottica di valutazione complessiva deve essere considerato cosa che il modello non fa" chiosano dal MoVimento.

Elena Romanato

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