Attualità - 20 settembre 2024, 14:20

Calano le assunzioni in Liguria: a Savona -900 contratti. Cgil “Dati preoccupanti in un contesto di precarietà diffusa”

Delle quattro province liguri, siamo al secondo posto, confermando la condizione di area di crisi industriale complessa. Al primo posto Genova

Calo delle assunzioni in Liguria, nel primo semestre 2024:  da 122.472 dell’anno precedente a 118.226 nuovi contratti di lavoro dipendente nel settore privato dell’anno in corso (- 4.246). A questo dato negativo si deve aggiungere quello del calo del 62% delle assunzioni nelle imprese con oltre 100 dipendenti.

“Sono dati preoccupanti che si inseriscono in un contesto di precarietà diffusa, dove continuano a calare le assunzioni a tempo indeterminato e ad aumentare i contratti a chiamata, fattori allarmanti per la qualità del lavoro in Liguria”, sottolineano Igor Magni e Maurizio Calà Segretari Generali Cgil Genova e Liguria.

Tra le tipologie relative alle nuove attivazioni si registra anche la diminuzione delle assunzioni con contratto di apprendistato caratterizzato da formazione e prospettive di stabilizzazione (– 12,6 per cento), e in somministrazione (– 9,2 per cento), utilizzato in prevalenza dalle grandi imprese.

In termini assoluti è l’area metropolitana genovese a perdere il maggior numero di assunzioni, quasi 3 mila, passando dalle 64 mila del gennaio-giugno 2023 alle 61 mila dello stesso periodo di quest’anno. A seguire Savona che con meno 900 contratti, di cui 733 nella grande impresa, conferma la condizione di area di crisi industriale complessa sulla quale sino ad oggi da politica e imprese sono arrivate ben poche
risposte. A Imperia continua il trend negativo (-525 contratti), mentre
Spezia è l’unica provincia a registrare un timido aumento delle nuove
attivazioni con +171 contratti.

“I segnali di una frenata dell’economia a Genova e in Liguria ci sono tutti – commentano Igor Magni e Maurizio Calà, Segretari Generali Cgil Genova e Liguria – il rallentamento delle assunzioni è trasversale ai settori, ma soprattutto nella grande industria. Bisogna cambiare direzione di marcia ragionando su un piano di sviluppo regionale che punti alla qualità del lavoro e della produzione”.

Rispetto al genere, i contratti calano sia per maschi sia femmine, ma quest'ultime scendono del -4,3% (-2.276 contratti) mentre i maschi calano del -2,9% (-1.970 contratti).

Per Marco De Silva responsabile Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria che ha elaborato i dati Inps “In Liguria nel 1° semestre 2024 crescono – seppur di poco rispetto all’anno precedente - solo i contratti stagionali e quelli a chiamata a cui si aggiunge una sempre maggiore incidenza del part-time nei vari contratti di assunzione (ora al 35,5%); assistiamo ad continuo calo dei contratti a tempo indeterminato che segnano – 4,3% sul 2023 e che a Imperia e Savona non arrivano nemmeno al 10% sul totale delle assunzioni”.

Redazione