Sabato 14 settembre si è svolto il tradizionale pellegrinaggio all’eremo di Sant’Alberto di Butrio, nel comune di Ponte Nizza (PV), presso la tomba del venerabile Frate Ave Maria, eremita cieco della Divina Provvidenza della congregazione di Don Orione, nato a Pogli, frazione di Ortovero, il 24 febbraio 1900 e morto a Voghera il 21 gennaio 1964, per il quale è in corso la causa di beatificazione.
Un nutrito gruppo di pellegrini, oltre settanta, provenienti dal paese natale di Pogli e dintorni, guidato dal parroco Don Cesare Donati, è stato accolto all’eremo dal rettore Don Ivan Concolato e da Frà Ivan Sevà, ormai storica presenza a Sant’Alberto.
Nella mattinata è stato recitato il Santo Rosario presso la tomba, con la partecipazione del diacono Alberto Morana, della parrocchia del Sacro Cuore di Albenga, e di Padre Isacco, eremita di Ubaga, che si sono uniti al pellegrinaggio. Successivamente i pellegrini hanno potuto visitare la cameretta che per tanti anni ha ospitato Frate Ave Maria, la grotta presso la quale si ritirava in preghiera e il pozzo dove avvenne il famoso miracolo dell’acqua nell’estate del 1928.
Nel pomeriggio il gruppo ha fatto tappa presso il santuario della Madonna della Guardia di Tortona, in omaggio a Don Orione, dove ha partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta dal parroco Don Cesare Donati e concelebrata da Don Alessandro D’Acunto, parroco orionino, e da Fra Luigi Fiordaliso della comunità del santuario. Al termine della messa, Don Alessandro ha offerto una spiegazione del santuario e delle opere di carità che vi sono attorno e che Don Orione ha saputo creare.
“La giornata ha rappresentato un intenso momento di spiritualità e sottolinea come Frate Ave Maria abbia lasciato un segno indelebile ancora oggi in tanti suoi fedeli e concittadini”, ha evidenziato Giovanni Arnaldi, vicesindaco di Ortovero, che ha partecipato al pellegrinaggio alla guida del gruppo locale.
“Sono in programma una serie di iniziative che condividiamo con la congregazione di Don Orione per far crescere l’interesse sulla figura di quest’uomo carismatico, originario di Pogli, dove ha perso la vista a 12 anni durante un gioco tra ragazzi. Accolto poi dalle strutture assistenziali e caritatevoli della congregazione, era diventato un eremita, un asceta a cui si rivolgevano persone bisognose di conforto spirituale e religioso. Tra gli episodi della sua vita, l’incontro con il noto scrittore e regista Pier Paolo Pasolini, che lo aveva voluto conoscere mentre scriveva la sceneggiatura del film “Il Vangelo secondo Matteo”.
“I luoghi di Frate Ave Maria” – Itinerario Religioso-Culturale nel borgo di Pogli è il nome che il comune di Ortovero e il comune di Ponte Nizza hanno voluto dare all’iniziativa, realizzando una collaborazione concreta tra le due amministrazioni. Il percorso nel borgo ortoverese prevede le visite alla casa natale, all’oratorio, alla Cappella di Marta, al pilone commemorativo, alla chiesa parrocchiale, fino al museo e alla statua del frate.
“L’obiettivo è quello di far conoscere a un pubblico sempre più ampio la figura di Frate Ave Maria e anche dare impulso alla valorizzazione del patrimonio culturale, storico e paesaggistico del borgo di Pogli, patrimonio certamente esistente, e stimolare quella sorta di pellegrinaggio contemporaneo che unisce gli aspetti di tipo religioso a quelli più propriamente culturali e turistici” conclude il vicesindaco Arnaldi.