In occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, giovedì 19 settembre, alle ore 18, nella Sala Cappa del Centro Diocesano Pastorale "Città dei Papi", in via dei Mille 4 a Savona, Enzo Barnabà presenterà il suo nuovo libro "Il sentiero della speranza - Storia e attualità della frontiera tra Italia e Francia", pubblicato da Infinito Edizioni, con la prefazione di Gianluca Paciucci e la postfazione di Donatella Alfonso. L'evento è promosso dal Servizio per le Missioni e le Migrazioni della Diocesi di Savona-Noli.
Se è vero che i luoghi hanno una memoria, quella del fazzoletto di terra che si trova alla frontiera tra Ventimiglia e Mentone è straordinariamente intensa. Vi si intersecano mille storie di passaggi avventurosi: dai socialisti e dagli anarchici di fine Ottocento all’adolescente Curzio Malaparte che vuole recarsi in Francia per combattere contro i tedeschi, dagli ebrei in fuga dalle persecuzioni hitleriane a Primo Levi che desidera incontrare il suo compagno di prigionia ad Auschwitz, fino ai terroristi "rossi" e "neri" negli "anni di piombo". Bisogna sapere come evitare i passaggi più pericolosi, in particolare quello che non a caso è stato chiamato "passo della morte", per percorrere, qualche centinaio di metri più a destra, quello che la surreale toponomastica locale chiama passo del Paradiso.
Oggi i sentieri alternativi ai valichi ufficiali sono praticati dal "popolo della notte". Chi proviene da Lampedusa o dalla rotta balcanica di solito non vuole restare in Italia. Ventimiglia è il principale collo dell’imbuto in cui finisce chi cerca di lasciare l'Italia. In questo libro Enzo Barnabà, storico punto di riferimento per i giornalisti di ogni nazionalità che si recano sul posto per i loro servizi, fornisce al lettore preziose informazioni che aiutano a capire questo fenomeno epocale.