"Abbiamo votato favorevolmente la delibera di giunta per chiedere l’intervento dell’esercito e la dichiarazione dello stato di calamità naturale dopo l’eccezionale ondata di maltempo dei giorni scorsi, ma questo documento certifica palesemente il fallimento di questa amministrazione sotto il profilo della prevenzione e della messa in sicurezza del territorio albenganese".
Così il consigliere comunale Nicola Podio in merito alla delibera di giunta discussa nel corso della seduta consiliare convocata a seguito dell’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il territorio albenganese nei giorni scorsi.
"Oggi, a distanza di dieci anni, ci viene presentato lo stesso testo votato nel 2015, quando già erano state segnalate le criticità della rete idraulica e si richiedevano fondi per affrontarle - prosegue l'esponente d'opposizione - Il problema è che da allora non è stato fatto nulla. Un esempio concreto delle gravi responsabilità di questa amministrazione è la scelta di investire nella riasfaltatura di Viale Martiri, un intervento che certamente poteva attendere, invece di destinare fondi alla realizzazione di progetti per la messa in sicurezza del Rio Carenda o di altri rii. Questa decisione politica ha avuto conseguenze gravissime che oggi ricadono su cittadini e imprese, facendoci perdere l'opportunità di accedere a finanziamenti regionali e statali. Serve a poco lamentarsi con il presidente ad interim della Regione, Alessandro Piana, quando per anni non si è nemmeno riusciti a mettere nero su bianco uno stralcio di progetto".
"Eppure, per il rifacimento degli asfalti sono stati spesi oltre un milione e 200 mila euro, parte dei quali utilizzati proprio per riqualificare Viale Martiri. La Regione avrebbe anche stanziato i fondi, ma il Comune non ha presentato nemmeno mezzo progetto. Ecco perché le responsabilità vanno attribuite a chi di dovere. Il sindaco accusa gli enti sovraordinati di non supportare il Comune, ma è stata proprio la sua amministrazione la prima a non credere nella messa in sicurezza del territorio, portando avanti scelte politiche che hanno sottratto fondi preziosi a progetti che oggi avrebbero potuto trasformarsi in lavori di sicurezza finanziati da fondi regionali e statali. Oggi paghiamo le conseguenze dell'inerzia di dieci anni di questa maggioranza, aggravata dal peggioramento delle condizioni climatiche".
"L'agricoltura albenganese è in ginocchio, con danni che superano i 25 milioni di euro e molte aziende che probabilmente non riapriranno. Il voto favorevole al documento è un atto di responsabilità istituzionale, ma ciò non toglie che l'amministrazione abbia delle precise colpe" ha concluso Podio.