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Attualità | 12 settembre 2024, 18:20

Marco Fiori, una vita sui campi in Val Bormida: "Sono stato calciatore, allenatore e dirigente, mi manca solo diventare presidente"

Il tecnico del Mallare si racconta a pochi giorni dall'inizio del campionato di Prima Categoria

Marco Fiori, una vita sui campi in Val Bormida: "Sono stato calciatore, allenatore e dirigente, mi manca solo diventare presidente"

In Val Bormida, Marco Fiori è sinonimo di calcio. Con un percorso che abbraccia ogni livello del calcio dilettantistico, dalla Terza Categoria all'Eccellenza, rappresenta un esempio di passione e dedizione per lo sport.

La sua carriera inizia nel settore giovanile della Carcarese, dove presto dimostra il suo valore, arrivando alla prima squadra. "Nella stagione 1982-83 sono stato ceduto in prestito all'Altarese, insieme ad altri giovani, tra cui Riccardo Zizzini", racconta Fiori. "Abbiamo disputato il campionato di Seconda Categoria e vinto i play-off contro il Celle".

Per Marco, l'Altarese diventa come una seconda casa. Con il cambio di proprietà a Carcare e mentre prestava servizio militare, i giallorossi decisero di acquistare il suo cartellino. Oltre 20 anni con la stessa maglia. "Sono rimasto fino al 2003, quando, all'età di 41 anni, ho deciso di smettere. Sono stati anni bellissimi: per 15 anni ho indossato la fascia di capitano e abbiamo fatto un percorso straordinario, passando dalla Seconda Categoria alla Promozione, un traguardo che mancava da 45 anni. Nell'ultimo anno giocavo e, allo stesso tempo, ricoprivo anche il ruolo di direttore sportivo. Ho anche rifiutato diverse offerte da squadre di categorie superiori perché mi trovavo benissimo ad Altare".

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Fiori viene chiamato alla Cairese da Carlo Pizzorno per ricoprire il ruolo di direttore sportivo. Poi, con l'acquisizione del patentino da allenatore, inizia una seconda carriera che continua ancora oggi.

"In questi anni ho allenato diverse squadre del comprensorio: Sassello, Altarese, Cengio, Pallare (dove ho vinto i play-off di Seconda Categoria e ottenuto la promozione in Prima Categoria), e poi è arrivato il primo capitolo Mallare, dove in due anni abbiamo fatto il doppio salto di categoria, dalla Terza alla Prima Categoria".

"Successivamente sono tornato alla Carcarese, chiamato ancora da Pizzorno, poi ho allenato le giovanili della Cairese e lo scorso agosto sono tornato sulla panchina del Mallare, retrocesso dalla Prima alla Seconda Categoria".

Una stagione partita senza ambizioni particolari, con tanti giovani tra cui il figlio Mattia: "Sono orgoglioso di essere allenato da lui", si è trasformata in una cavalcata straordinaria, soprattutto nel girone di ritorno, culminando nella vittoria dei play-off e il ritorno in Prima Categoria.

"Quest'anno sarà più dura. Abbiamo confermato il gruppo dello scorso anno e aggiunto qualche giovane interessante", afferma con lo sguardo rivolto a nuove sfide. Una carriera illuminata da esempi di dedizione e amore per il calcio, per una storia che continua a ispirare chi ama questo sport. "Ho ricoperto tutti i ruoli: giocatore, direttore sportivo e allenatore. Non mi resta che fare il presidente", conclude Fiori con un sorriso.

Graziano De Valle

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