Sono dati che "presentano luci ed ombre", secondo l'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessio Piana, quelli del rapporto Istat sul secondo semestre dell'anno in corso dove, in Liguria, "aumenta l'occupazione dipendente e diminuisce quella indipendente".
"Se da una parte apprendiamo del calo di 15mila posti di lavoro, analizzando nel dettaglio i dati - afferma Piana - emerge che a pesare è il calo di lavoratori nel settore servizi e nel settore degli indipendenti. Aumenta il numero di lavoratori dipendenti che passano da 483mila a 490mila (+7mila) e più nello specifico aumentano gli occupati nell'industria che passano da 134mila a 143mila (+9mila). Questo anche grazie alle politiche che Regione Liguria sta adottando da tempo a salvaguardia dell’industria regionale, pilastro imprescindibile dell’economia territoriale, con misure utili ad accompagnare gli interventi delle imprese, specie quelle in zone di particolare fragilità (area di crisi industriale complessa del savonese e aree di crisi industriale non complessa), che intendono investire in un’occupazione più stabile e di qualità".
"Lo ha fatto in passato, cofinanziando 83 progetti che hanno creato 559 posti di lavoro, con un contributo regionale di 33,5 milioni (risorse Por Fesr 2014-2020) - afferma ancora l'assessore - E lo ha fatto in questi mesi, attivando 30 nuovi milioni di euro che hanno stimolato l’interesse di 87 imprese, pronte a investire, grazie alle agevolazioni regionali del PR Fesr 2021-2027, 48,2 milioni di euro per lo sviluppo produttivo e occupazionale".
"Allargando un po' più il campo d'osservazione, con l'ultima edizione del Forum Ambrosetti di luglio scorso, erano emerse altre luci dello stato di salute dell'economia regionale: come l'abbattimento dei Neet, quei giovani che non studiano ne lavorano (dal 20,4% del 2020 all'11,3% del 2023), così come la crescita del Pil nell'ultimo triennio superiore alla media nazionale (+5,1% nel 2022, +0,8% nel 2023 e +1% nel 2024), oltreché il primo posto della classifica nazionale sulla blue economy (10,5% delle imprese liguri è attivo nell’economia del mare) e dei TEU movimentati (34,3% del totale nazionale). Numeri che, in prospettiva, sono destinati a crescere grazie alle importanti infrastrutture in arrivo in Liguria da qui ai prossimi anni" chiosa l'assessore.