Una lettera inviata alla Prefettura di Savona, allo Psal dell'Asl2, all'Inail e alla stessa direzione di Tpl Linea per far presente nuovamente la contrarietà in merito all'introduzione dall'11 di settembre degli autisti-controllori.
Ad inviarla l'rsu e l'rls di Tpl Linea (anche per conoscenza al Comune di Savona, alla Provincia e ai comuni soci dell'azienda) dopo la richiesta di convocazione in Prefettura dei giorni scorsi.
"La Direzione aziendale di TPL Linea in data 4 Settembre tramite gli organi di informazione pubblica informava lavoratori ed utenti, che dal successivo 11 Settembre sarebbe stato disposto un nuovo sistema di controllo dei titoli di viaggio a bordo degli autobus adibiti al trasporto pubblico nella provincia di Savona. Tale iniziativa, genericamente anticipata come “progetto Socrate”, nello specifico, ai Conducenti di Linea tramite i propri rappresentanti, non è stata illustrata e condivisa - spiega il coordinatore Giovanni Battista Sirombra - Dal 10 Settembre l’Azienda inizierà corsi di formazione al personale che come contenuto nella nota pervenuta alla RSU il 5 Settembre, dal giorno successivo dovranno applicare le disposizioni ricevute. In data 4 Settembre la RSU Aziendale ha diffidato l’Azienda a proseguire nella disposizione venendo a mancare le condizioni organizzative e di sicurezza, senza ricevere risposta. In data 5 Settembre la RSU ha chiesto un incontro alla Prefettura di Savona".
"La disposizione Aziendale compromette il rispetto degli orari di percorrenza degli autobus, programmati senza lo svolgimento della mansione in oggetto, creando rallentamento della circolazione, essendoci molte fermate non a norma che costringono il conducente a sostare sulla corsia di marcia; compromette la sicurezza dei Lavoratori e trasportati sovracaricando di competenze il conducente (vigilanza sulla conduzione del mezzo, vigilanza funzionamento sistema telerilevazione AVL, controllo del possesso dei titoli di viaggio dei passeggeri); Gli autobus non sono dotati dei sistemi di protezione del conducente necessari e previsti dalle intese precedentemente sottoscritte" continuano dall'rsu e rls aziendale.
"Per tali motivi in base all’articolo 2087 del C.C., i Lavoratori si rifiuteranno di svolgere la mansione comandata dalla data dell’11 settembre, assicurando il rispetto e la regolarità del servizio, in particolar modo visto l’inizio dell’anno scolastico. L’articolo menzionato sopra è di ampia lettura, in quanto non deve essere strumento utile per azioni risarcitorie susseguenti a fatti incresciosi che potrebbero interessare gli operatori d’esercizio, ma ha anche una finalità preventiva nella sua dicitura, obbligando il datore di lavoro ad adottare tutte le misure per la tutela fisica e morale dei lavoratori - puntualizzano - C’è da menzionare anche l’aumento dello stress da lavoro correlato ( SLC riconosciuto a livello europeo), dovuto a sempre più pressanti prestazioni lavorative che potrebbero essere causa di forti disagi non tenendo conto delle involuzioni sociali, della mancanza di sicurezza etc. Riprendendo quanto sopra le valutazioni dei rischi correlati alle attività lavorative, andrebbero valutate in maniera obbligatoria con la figura dell’RSPP aziendale e del medico competente con il coinvolgimento dei rappresentanti RLS".
"Tutto questo andrebbe soddisfatto in presenza di una nuova mansione da aggiungere agli operatori d’esercizio, ma in ambito delle procedure aziendali le cosiddette SGQA, di tutto ciò non vi è traccia, mentre dovrebbero trovare spazio anche nel documento della valutazione dei rischi DVR, per analizzare criticità e trovare soluzioni per azzerare i rischi connessi alla mansione - conclude Sirombra - Tutte queste inadempienze, si contrappongono in maniera netta a quanto riportato nella comunicazione giunta alla delegazione RSU, dove si raccomanda una scrupolosa applicazione delle disposizioni acquisite al corso di formazione. Ci si rende disponibili a un approfondimento della situazione, assolutamente necessaria prima di qualsiasi decisione aziendale".
Nel frattempo per la giornata di oggi è stato proclamato dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa e Ugl, lo sciopero nazionale del personale del trasporto pubblico locale a sostegno della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro.
Lo sciopero sarà della durata di 8 ore dalle 9.00 alle 17.00. È previsto un presidio davanti all'azienda e successivamente davanti alla Prefettura.