L'anno scolastico è ormai alle porte, ma per 19 bambini della sezione Primavera dell’Istituto Comprensivo di Carcare l'attesa sarà più lunga del previsto. Una lettera congiunta, firmata dalla dirigente scolastica Raffaella Battiloro e dal sindaco Rodolfo Mirri, ha informato le famiglie che il servizio non potrà essere avviato a causa di un problema legato all'autorizzazione regionale necessaria per il suo funzionamento.
Nella missiva si sottolinea che "l’iter burocratico è in corso, con la speranza di ottenere i permessi al più presto. Le istituzioni scolastiche e il comune, inoltre, continueranno a collaborare per ripristinare al più presto la sezione Primavera, considerata fondamentale per il territorio".
La vicenda ha suscitato la reazione della minoranza politica. Il consigliere comunale Christian De Vecchi ha espresso il suo disappunto sui social media, definendo la situazione "imbarazzante", evidenziando inoltre l’importanza della programmazione scolastica a Carcare, definendola "un servizio strategico per la comunità".
Secondo De Vecchi, "Perdere un servizio così importante a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico rappresenta un grave danno per la cittadinanza. Negli ultimi anni sono stati fatti investimenti significativi nelle strutture scolastiche e nelle loro pertinenze. Forse l'attuale amministrazione è stata politicamente distratta".
Il sindaco Rodolfo Mirri non ha tardato a rispondere: "Negli anni passati la sezione Primavera è sempre stata aperta in deroga, poiché la documentazione non è mai stata in regola. Quest’anno, la dirigente di Alisa ha richiesto il report completo per poter dare il via libera all’apertura della sezione".
Mirri ha rassicurato i cittadini, affermando che "L'amministrazione si è immediatamente attivata per risolvere la questione, anche con l'aiuto di tecnici esterni. La prossima settimana è previsto un incontro per affrontare il problema e confidiamo di avere buone notizie entro una decina di giorni".
Rispondendo alle critiche della minoranza, il sindaco si chiede: "Come mai, quando erano loro ad amministrare il paese, non hanno provveduto a sistemare la documentazione necessaria?".
Nel frattempo, le famiglie dei 19 bambini coinvolti, alcune delle quali provenienti anche da comuni limitrofi, restano in attesa di sviluppi. La speranza è che, nonostante il ritardo, il servizio possa essere attivato il prima possibile, permettendo ai bambini di accedere a un’educazione considerata essenziale per la scuola e per il territorio.