Domenica 1° settembre, in tanti si sono riuniti lungo la strada Castelli, all'incrocio con strada Marta a Garlenda, per commemorare il partigiano Lucrezio Marco, ucciso all'età di 23 anni dai nazifascisti il 1° settembre 1944. La cerimonia, organizzata dall'Anpi di Ceriale, ha visto la partecipazione di cittadini, autorità locali e associazioni del territorio. Momenti particolarmente emozionanti sono stati vissuti alla presenza di figure storiche come l'ultima testimone di quel tragico giorno, Jose Bogliolo, e i partigiani Agostino Raimondo "Giorgio" e Bice Comparato "Angioletta", entrambi vicini al traguardo dei 100 anni. Assente per motivi di salute Francesco Ciccione "Pino".
Durante la cerimonia è stata svelata una targa commemorativa in legno, realizzata in onore di Lucrezio Marco, martire della Resistenza. "È stato un momento molto partecipato, oltre ogni aspettativa", ha dichiarato Dino Morando, presidente dell'Anpi di Ceriale. "Abbiamo reso omaggio a questo giovane partigiano con una targa che onora la sua memoria e il suo sacrificio".
La commemorazione si è aperta con l'esecuzione del "Silenzio fuori ordinanza", eseguito dal Maestro Roberto De Velo, seguita da un toccante intervento di Morando, che ha ricordato la vita e il sacrificio di Lucrezio Marco nel contesto della Resistenza. "Abbiamo consegnato ai partigiani presenti una pergamena e un libro dedicato alla canzone ‘Fischia il vento’ e alla vita di Felice Cascione - ha proseguito Morando -. È stato commovente celebrare questo giovane, il cui sacrificio sarebbe potuto cadere nell'oblio. Anche chi non aveva un ruolo di primo piano merita di essere ricordato per il contributo dato alla libertà".
La memoria storica ha avuto un ruolo centrale durante l'evento. "Non sono uno storico, ma credo profondamente nell'importanza di tramandare ciò che mi è stato raccontato da bambino - ha concluso Morando -. Anche i partigiani presenti erano sorpresi nel sentire dettagli che il tempo aveva sbiadito, a dimostrazione di quanto sia importante mantenere viva la memoria".
Un quadro commemorativo ha poi sintetizzato quanto successe quel lontano 1° settembre 1944 aLucrezio Marco: "Questo luogo di pace, serenità e preghiera fu, in un tempo buio e triste, usato come deposito di strumenti di morte. Divenne per Lucrezio Marco, caduto il 1° settembre 1944 in nome della libertà e della pace, l'ultimo sudario".
La cerimonia si è conclusa con un rinfresco offerto dall'Anpi di Ceriale, lasciando i presenti con il ricordo vivido di un sacrificio che non deve essere dimenticato.