Sanità - 06 settembre 2024, 11:53

Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro: prorogato fino al 2026 l'accordo tra Asl2 e Procura

La convenzione è in continuità con il lavoro svolto negli anni precedenti, nell’ottica di una effettiva ed efficace cooperazione istituzionale fra gli enti con lo scopo di rispondere alle esigenze della sicurezza nel mondo del lavoro

Un protocollo d’intesa con al centro la collaborazione tra le strutture del Dipartimento di Prevenzione e la Procura della Repubblica di Savona per lo svolgimento di attività di Polizia Giudiziaria sotto il coordinamento funzionale dell’Autorità Giudiziaria.

A firmare la proroga il direttore generale dell'azienda sanitaria locale savonese Michele Orlando e il Procuratore Capo della Repubblica Ubaldo Pelosi.

La convenzione è in continuità con il lavoro svolto negli anni precedenti, nell’ottica di una effettiva ed efficace cooperazione istituzionale fra gli enti con lo scopo di rispondere alle esigenze della sicurezza nel mondo del lavoro.

"La Struttura Complessa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SC PSAL), sulla linea dei Piani Nazionali e Regionali di Prevenzione, opera nell’applicazione della normativa specifica con interventi di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro e con azioni di controllo e sorveglianza. Per accelerare la tendenza di riduzione del fenomeno infortunistico, si ritiene indispensabile che tutti gli interventi debbano essere mirati a specifici target individuati sulla base delle risultanze dell’analisi delle banche dati, nonché con l’apporto di specifici studi di settore per massimizzare l’efficacia delle azioni - viene spiegato nel protocollo d'intesa - Nel settore degli infortuni sul lavoro, con la Procura della Repubblica di Savona, si vuole dare maggiore incisività agli interventi accentuando lo spirito di collaborazione e di razionalizzazione delle risorse disponibili. A tal fine è indispensabile garantire il massimo raccordo tra l’Autorità Giudiziaria e i l’Azienda Socio Sanitaria 2 Savonese nello svolgimento dell’attività di Polizia Giudiziaria, al fine di favorire lo scambio di informazioni e l’omogenea diffusione di buone prassi, nonché la collaborazione con gli altri servizi di Polizia Giudiziaria in siffatte materie".

Gli obiettivi sono la realizzazione del massimo raccordo tra l’Autorità Giudiziaria e la ASL2 nello svolgimento dell’attività di Polizia Giudiziaria afferenti al Dipartimento di Prevenzione; favorire lo scambio di informazioni e l’omogenea diffusione di buone prassi nello svolgimento dell’attività di Polizia Giudiziaria, nonché la collaborazione con gli altri servizi di Polizia Giudiziaria; promuovere occasioni di arricchimento professionale per il personale operante nelle strutture di ASL2 a più diretta dipendenza funzionale dell’Autorità Giudiziaria; assicurare alla Procura della Repubblica il contributo tecnico di personale qualificato, specie per quanto attiene alle attività di Polizia Giudiziaria correlate ai reati inerenti la sicurezza sul lavoro. 

Il progetto di specifica collaborazione durerà fino al 31/12/2026 con possibilità di rinnovo e revisione triennale. 

Il Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (TPALL) individuato garantirà la sua presenza di norma 3 mattine a settimana nelle giornate di lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9 alle ore 13 in timbratura ASL2 con la causale di attività esterna c/o la Procura della Repubblica di Savona.

Il TPALL individuato potrà essere affiancato da un altro tecnico della prevenzione dipendente di ASL2 con lo scopo di poter facilitare e velocizzare il percorso di accrescimento professionale. L'individuazione sarà sottoposta a revisione triennale, a partire dalla data di sottoscrizione del protocollo, e comunque ogni qual volta necessiti per avvicendamenti di personale, indipendenti dalla volontà delle parti, garantendo una rotazione di personale ad elevata qualificazione nelle materie, fermo restando esigenze legate ad attività di polizia giudiziaria in corso.

Le attività prestate dal dipendente saranno assicurare continua capacità di intervento e disponibilità ai Pubblici Ministeri ed alla Struttura SC PSAL in caso di indagini in occasione di infortuni/eventi rilevanti o disastrosi; Azioni per definizione procedimenti con richiesta di decreto penale di condanna ex articolo 459 del codice di procedura penale nonché supporto su richiesta dell’Ufficio della Procura ad altri UPG per l’emissione delle richieste e azioni per lo spoglio e l’istruttoria dei fascicoli procedimentali, con valutazione e verifica della completezza e della congruità delle indagini compiute dalla polizia giudiziaria operante, predisponendo, se del caso, delega di indagini; azioni per la formazione di atti nella competenza del PM, fra i quali in particolare proposte di capi di imputazione, di stralcio e riunione procedimenti, di iscrizione di nuovi indagati, di trasmissione per competenza territoriale, di rogatoria per l’assunzione di atti di indagine nella circoscrizione di altro Tribunale, di avviso conclusione indagini ex art. 415-bis c.p.p., di citazione diretta a giudizio, di richiesta al GUP di rinvio a giudizio, nonché di altri e diversi atti attinenti all’esercizio dell’azione penale; Azioni tese a permettere una tempestiva azione da parte della Magistratura ed evitare la non procedibilità per prescrizione, assicurando un coordinamento tra attività di Aziende Sanitarie, Enti ed Amministrazioni riguardo alla prima notizia di reato ed ai successivi seguiti fondamentali per una corretta costituzione del fascicolo processuale; Concorrere al raggiungimento di ulteriori tematiche ed ambiti resi necessari dagli aggiornamenti normativi, dal Piano Nazionale e Regionale della Prevenzione e dalla programmazione dell’attività; Facilitare la collaborazione tra gli Enti ASL e Procura in concerto con la Direzione di Struttura Complessa PSAL, promuovendo percorsi formativi rivolti principalmente agli operatori UPG.

Il Procuratore della Repubblica di Savona o suo delegato verificheranno, nelle forme più opportune che saranno individuate dai responsabili delle amministrazioni interessate, l’andamento della collaborazione, anche allo scopo di accertare l’opportunità di una sua eventuale proroga e/o per consentire alle parti di integrare/modificare l'intesa.