Politica - 06 settembre 2024, 17:06

Suicidio assistito, mozione del consigliere Tezel a Garlenda: "Diciamo no all'omicidio di Stato"

"Dare impegno e assistenza ai deboli e a chi soffre, non protocolli sbrigativi che 'eliminano il problema' insieme al valore della vita e dell'esistenza"

Il prossimo 17 settembre al Senato della Repubblica sarà discusso DDL "Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita". E, sempre su questo tema, il consigliere comunale di minoranza di Garlenda, Luigi Tezel, ha presentato una mozione al parlamentino cittadino.

"L’articolo 580 del nostro ordinamento giuridico penale garantisce il rispetto della vita dichiarando reato, e sanzionando ogni aiuto al suicidio - ricorda l'esponente di Garlenda X Tutti - In Europa, nei Paesi dove l’eutanasia è consentita, ad esempio in Olanda, dai 1882 casi nel 2002 si è passati ai 9068 casi nel 2023. Evidentemente la legalizzazione ove ammessa, anche in Europa, ha consolidato nell'opinione pubblica l'accettazione del principio per il quale i deboli e gli indifesi rappresentano un peso sociale da eliminare".

Una visione che non trova d'accordo il gruppo: "I nostri malati, i nostri depressi, qualunque sia il grado di sofferenza, meritano impegno e assistenza, non l'applicazione sbrigativa di protocolli che 'eliminano il problema' insieme al valore della vita e il senso stesso dell'esistenza umana - sostiene Tezel - Per questo ho presentato una mozione per il Consiglio Comunale di Garlenda in cui si chiede di impegnare il sindaco Alessandro Navone ad invitare i Senatori eletti sul territorio, che hanno cuore i soggetti fragili della società, ad opporsi all’approvazione del suddetto DDL; ad impedire, per quanto di Loro competenza, ogni propaganda ed appoggio alle proposte contenute nel DDL di cui sopra nonché a qualsivoglia iniziativa volta a sostenere ogni intervento relativo all’argomento 'fine vita' che si ispiri al DDL di cui sopra; ad appoggiare invece le iniziative ed attività volte ad informare correttamente su tali situazioni secondo sia gli articoli. 38 e 32 della Costituzione della Repubblica Italiana nonché secondo le tradizioni etiche e culturali della nazione e del popolo italiano e, per i credenti, secondo la dottrina della Chiesa cattolica".

"Sono consapevole che le decisioni in campo etico siano di estrema sensibilità personale - commenta ancora Tezel - tuttavia, è importante cercare di bloccare il silenzio che avvolge questo colpo di mano laicistico e libertino di introdurre nel nostro ordinamento giuridico l’eutanasia, in più rivolta anche ai minori come in America, dove l’eutanasia per i piccoli malati è consentita con l’assenso dei genitori da 0 a 14 anni e poi lasciata libera determinazione agli adolescenti". 

"Al di là delle convinzioni religiose di ognuno - aggiunge - basta rileggere la nostra costituzione definita la più bella in assoluto frutto della convergenza e sintesi di laici e cattolici. Infatti l'articolo 38 della Costituzione Italiana garantisce l’assistenza e la previdenza sociale in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria; l'articolo 32 della Costituzione Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti".

"Faccio appello anche gli altri sindaci o consiglieri comunali dei Comuni della provincia che abbiano fatto proprio la rappresentanza politica dei cattolici, siano essi di centrodestra che di centrosinistra, a promuovere iniziative contro l’introduzione dell’omicidio di Stato" chiosa.

Redazione