“L'episodio meteorologico che si è verificato la scorsa notte è stato eccezionale, di una violenza inaudita. La Regione deve farsi carico delle infrastrutture idrauliche dell'intero territorio, poiché gli interventi necessari hanno costi enormi, nell'ordine di decine di milioni di euro. È impensabile che un Comune, con il suo bilancio, possa affrontare da solo tali spese. La piana di Albenga, che rappresenta il motore economico della città, non può essere lasciata senza adeguate strutture per la regimentazione delle acque adeguate. La Regione deve assumersi questo impegno, volente o nolente”.
Il sindaco Riccardo Tomatis questa mattina, presente con il vicesindaco Silvia Pelosi, il consigliere delegato all’Agricoltura Giorgio Cangiano e l’assessore Camilla Vio al sopralluogo ad Albenga del presidente ad interim Alessandro Piana (leggi QUI) in una delle aziende maggiormente colpite dai danni del maltempo di ieri, 5 settembre, si è espresso senza mezzi termini nei confronti del reperimento dei fondi per fare fronte alle necessità strutturali e infrastrutturali volti a mettere in sicurezza la piana ingauna.
“Per quanto riguarda le manutenzioni, la nostra Amministrazione è stata quella che più di tutte ha investito in questo ambito -– aggiunge -. Negli anni scorsi, abbiamo stanziato 300.000 euro all'anno, con i quali, a rotazione, abbiamo pulito i canali del territorio, a fronte dei 25.000 euro erogati dalla Regione - puntualizza -. Continueremo a impegnarci, ma è necessario che anche gli enti superiori prestino una attenzione particolare”.
Mentre guarda una distesa di ciclamini che, benché lavati e ripuliti dal fango, per salvare il salvabile, hanno un aspetto particolarmente “provato”, il pensiero di Giorgio Cangiano va in primis proprio agli agricoltori: “Anzitutto la massima solidarietà alle aziende colpite dal questi danni tremendi. Abbiamo convocato per lunedì un tavolo verde, dove le associazioni di categoria faranno il punto della situazione. Questo incontro servirà, da un lato, per discutere dei risarcimenti, che non sono l'unico obiettivo ma rappresentano un gesto di vicinanza”.
“Sappiamo che i tempi potrebbero essere lunghi, ma è giusto farlo - continua -. Soprattutto, vogliamo richiedere lo stato di emergenza alla Regione, per poter ottenere i risarcimenti e, allo stesso tempo, avviare interventi strutturali di grande importanza”.
Mettere da parte il credo politico e far convergere impegno e risorse per il bene della comunità, ora per Cangiano è la “ricetta” per dare una risposta concreta a un territorio nuovamente in ginocchio dal maltempo. “Credo che sia giunto il momento di agire tutti insieme: Comune, Regione e categorie coinvolte, al di là delle appartenenze politiche o delle visioni diverse. Il territorio ha bisogno di questo impegno collettivo per ottenere risultati concreti - spiega -. Mi si stringe il cuore, ma so che la gente della piana di Albenga è forte e spero che possa reagire. Tuttavia, dobbiamo prendere coscienza del fatto che eventi eccezionali come questo stanno diventando sempre più frequenti, quasi una routine. Dobbiamo dare risposte”.
“È vero che il Comune, da solo, non può farcela, poiché non ha le risorse necessarie. Tuttavia, insieme alla Regione, possiamo dare delle risposte concrete, come già abbiamo iniziato a fare con alcuni interventi. Ma dobbiamo fare di più - conclude -, perché se affrontiamo solo una parte del problema, non forniremo la risposta adeguata”.
Alla visita erano presenti anche i rappresentanti di Coldiretti, Cia e Confagricoltura.