Attualità - 05 settembre 2024, 14:52

Rock e arte contemporanea si fondono: la scultura zoomorfa “Osvaldo” debutta sul palco con i liguri Missing Ink

Il progetto era stato presentato a luglio: la “mascotte” della band sarà presente per la prima volta a Garlenda e il giorno dopo al prestigioso festival internazionale 2Days Prog +1 di Veruno, in provincia di Novara

Era il 5 luglio scorso quando, in questa afosa estate 2024, al Baia Levante di Celle Ligure, i Missing Ink annunciavano l’arrivo nel loro team di Osvaldo.

Ora Osvaldo è pronto a fare il suo debutto con la band: la presentazione ufficiale avverrà sabato 7 settembre a Garlenda, in occasione del concerto organizzato da WeType Studio contestualmente alla festa patronale cittadina.

Dopo questo lancio, Osvaldo sarà con i Missing Ink il giorno dopo, domenica 8 settembre, alle ore 16:45 sul prestigioso palco del Forum19 di Veruno, nell’ambito del Festival 2Days Prog +1, una delle più importanti rassegne mondiali dedicate al rock progressivo e, in generale, alle musiche “altre” (dalle più moderne evoluzioni del metal alle contaminazioni tra il rock progressivo con l’elettronica, il folk, il jazz-rock).

Nel pomeriggio di domenica, i Missing Ink divideranno il palco con gli Hora Prima, vincitori del contest “Intervallo… Prog”, mentre è interessante ricordare che il giorno immediatamente precedente, il Forum19 ospiterà nientemeno che un set acustico di Kristoffer Gildenlow, fratello di Daniel Gildenlow (fondatore dei Pain of Salvation), il quale presenterà il suo nuovo materiale.

Nella giornata di domenica, in un ipotetico “passaggio di consegne” all’interno del prog ligure, dopo il set degli albenganesi Missing Ink al Forum, il main stage verunese (allo stadio di Revislate) aprirà la sua scaletta con i Gleemen, band genovese che tra le prime in Italia, sul finire degli anni ‘60, ha portato da Oltremanica e da Oltreoceano il sound di artisti come Beatles e Hendrix. Grande attesa, infine, per la chiusura della rassegna con il concerto dei Symphony X, i “Giganti” del prog-metal.

E su tutto questo, veglierà Osvaldo.

Sì, ok, ma chi è Osvaldo?

Si tratta di un simpaticissimo, irresistibile personaggio di Toy Art progettato proprio da Paolo Pastorino, che presto, come una vera e propria “mascotte”, affiancherà la band sul palco durante i concerti.

Commenta l’ideatore: “Per me si tratta di un’esperienza tutta nuova. Avevo già collaborato con aziende o con privati, ma è la prima volta che ciò avviene con una band”.

Per capire meglio di che cosa si tratta, sul sito ufficiale Osvaldo - Official Website (osvaldofficial.com) leggiamo: “Osvaldo è una scultura che riproduce le forme di un coniglio la cui indole rappresenta perfettamente il concetto dell’inesorabile passare del tempo come nella famosa storia di “Alice nel Paese delle Meraviglie” in cui il Coniglio Bianco è sempre in ritardo. La metafora di Osvaldo, quindi, ci invita a riflettere sulla nostra relazione con il tempo e a cercare di vivere ogni momento al massimo, senza lasciarci sopraffare dalla fretta”.

NOTE BIOGRAFICHE SULL’AUTORE:

Paolo Pastorino nasce il 12 agosto 1974 a Savona, dove vive e lavora come imprenditore informatico e designer-artista. Figlio di una madre pittrice e di un padre ceramista, fin da bambino mostra la sua passione e curiosità per il disegno, la pittura e la scultura ceramica (alla sua prima scultura in argilla a tre anni). La sua formazione artistica si sviluppa nella fabbrica di ceramiche d’arte della famiglia ad Albisola Superiore, dove sin da piccolo ha modo di frequentare, con passione e voglia di imparare, gli artisti che il padre ospita nella fabbrica (come Antonio Sabatelli, Antonio Siri, Mario Rossello, Giorgio Laveri, Valter Boj, Aldo Pagliaro, Luigi Valerisce, Paolo Anselmo, Eliseo Salino, Carlos Carlè e Giorgio Venturino, per citarne alcuni). È in questo ambiente ricco di stimoli creativi e in contatto diretto con i maestri artisti che Paolo contribuisce in modo determinante alla sua formazione ed espressione artistica.

Dal 1979 la sua crescita artistica è data da un susseguirsi (oltre al naturale percorso, dapprima scolastico e poi universitario) di corsi di pittura, di modellazione di vari materiali, di tecnica ad aerografo, di tecniche pubblicitarie, di grafica digitale, di CAD design, di modellazione 3D, di Digital Art che lo portano a definire la sua cifra stilistica.

Nel 2018 aderisce al manifesto del movimento “realvisualismo” e nel 2019 fonda con altri 9 soci l’associazione “Real Visual E(art)h Movement”.

Nel 2019 abbraccia la corrente avanguardistica della Toy Art già molto diffusa in Francia e in America, realizzando la sua iconica opera “Osvaldo”, una scultura zoomorfa dal fascino pop surrealista e dal carattere decisamente ironico che riesce a catturare l’attenzione dell’osservatore con la sua cromia e il suo design innovativi.

Ad oggi con un bagaglio di più quaranta anni di esperienze artisticamente polivalenti, e un carattere eclettico per natura sperimentatore, ferma il suo stile improntandolo su un “Fil rouge” neo-pop dove la tecnologia e l’evocazione ludica dei retaggi giovanili ne fa da padrone.

QUI il teaser video di Osvaldo lanciato sui social network.

Redazione