“Il volto è l’immagine dell’anima, gli occhi ne sono gli interpreti” diceva Cicerone. Saranno proprio i volti e gli sguardi delle donne e degli uomini della Polizia di Stato ad essere i protagonisti del #CalendarioPolizia 2025, ritratti dal fotografo Eolo Perfido, con la tecnica della “fotografia di strada”, durante il lavoro quotidiano al servizio dei cittadini.
Attraverso la tecnica del bianco e nero, e con inquadrature orizzontali, l’artista ha voluto concentrare l'attenzione sulle forme, sulle espressioni e sulle interazioni, creando una narrazione visiva coesa attraverso tutto il calendario.
Il fotografo, ritrattista di fama internazionale, che ha collaborato con le più importanti agenzie di comunicazione del Mondo, attraverso le foto scattate in vari contesti operativi, ha voluto rappresentare lo scambio di sguardi tra colleghi prima di un arresto, il loro impegno durante le esercitazioni, ma soprattutto le interazioni con i cittadini, che più di ogni altra cosa contraddistinguono il lavoro della Polizia di Stato ed il suo “esserci sempre” come parte integrante del tessuto sociale, che sono chiamati a proteggere e servire.
A partire da oggi, è possibile prenotare la propria copia del #CalendarioPolizia 2025. Novità per quest’anno è la possibilità di poter effettuare il pagamento anche tramite bonifico bancario.
Per prenotare il calendario della Polizia di Stato, giunto alla 25° edizione, bastano pochi passaggi:
- bonifico su iban IT33I0306909606100000402776 intestato al “Comitato italiano per l’Unicef”
- in alternativa versamento sul conto corrente postale nr.745000 intestato a “Comitato italiano per l’Unicef”
- causale del bonifico/versamento “Calendario della Polizia di Stato 2025”
- consegna della ricevuta di bonifico/versamento all’Ufficio relazioni con il pubblico della tua Questura di riferimento.
Il costo è di 8 euro per quello da parete e 6 euro per quello da tavolo. Anche nel 2025 il ricavato delle vendite sarà destinato a 2 progetti solidali: una parte sosterrà il Piano Marco Valerio, che aiuta le famiglie dei poliziotti con figli gravemente malati, il restante finanzierà il progetto “School in a box”, del Comitato italiano per l’Unicef, che cerca di garantire il diritto all'istruzione anche in contesti di crisi, offrendo strumenti essenziali per l'apprendimento.