Attualità - 04 settembre 2024, 08:21

La carica dei 103: nati altri cuccioli di Caretta Caretta a Laigueglia

La tartarughine sono nate in quattro momenti distinti, a partire dal 27 agosto

Foto dalla pagina Facebook di Delfini del Ponente Aps

Salgono a 103 le tartarughe Caretta Caretta nate sul lido di Laigueglia. Con le ultime 18 uova che si sono schiuse all’alba di ieri, 3 settembre, il nido dei Bagni Diana ha offerto uno spettacolo della natura che ha incantato residenti e turisti. Spettacolo che, come affermato dal consigliere comunale Alessandro Chirivì “è stato il protagonista assoluto della fine del mese di agosto e dell'inizio di settembre a Laigueglia”. 

“Sono migliaia le persone accorse al nido nella speranza di assistere al miracolo della vita nascente – scrive su Facebook -, e i più fortunati hanno potuto vederlo e viverlo in prima persona, portando a casa emozioni straordinarie che resteranno a lungo scolpite nella galleria dei ricordi di grandi e bambini. La natura sa sempre come stupirci, emozionarci e sorprenderci con la sua bellezza e il nostro compito, in primo luogo di cittadini ma anche di amministratori, è fare in modo che il miracolo della vita possa continuare e che tutti quanti possano goderne ed essere sensibilizzati dalla bellezza del creato”.

I 103 cuccioli di Caretta Caretta sono venuti al mondo in quattro momenti distinti. La prima schiusa è avvenuta il 27 agosto, con la nascita di 43 tartarughine, seguite da altre 5 entro le successive 24 ore. Il 30 agosto, altre 37 uova si sono schiuse, mentre l’ultima ondata è arrivata all'alba del 3 settembre, con 18 piccoli che hanno affrontato la loro prima sfida della vita, dirigendosi con determinazione verso il mare, guidati dall'istinto ancestrale che li spinge verso l'acqua. Diana, “mamma” tartaruga, aveva scelto il lido laiguegliese come luogo sicuro per deporre le sue uova nella notte del solstizio d’estate, il 20 giugno scorso, a 7,5 metri dalla battigia dei Bagni Diana.

Il nido è monitorato dai biologi dell’Acquario di Genova e di Arpal, in turno a nome del GLIT - Acquario di Genova, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Val d'Aosta e Università di Genova -, di Delfini del Ponente e volontari.