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Attualità | 30 agosto 2024, 07:19

Aumenti delle rette nelle Rsa, incontro Asl2, sindacati e Regione. Dabove (Cgil): “Territorio non coinvolto nella decisione”

I sindacati hanno chiesto un ulteriore confronto con Asl2 e con il coinvolgimento dei Comuni a capo dei Distretti Sociosanitari

Aumenti delle rette nelle Rsa, incontro Asl2, sindacati e Regione. Dabove (Cgil): “Territorio non coinvolto nella decisione”

La trattativa per fare sì che l'incremento delle rette delle Rsa previsto dalla Regione non sia a una "tegola" su famiglie e Comuni del Savonese è partita mercoledì con un incontro tra glie enti locali e l'Asl mentre ieri, 29 agosto, c'è stato un nuovo confronto tra i sindacati dei pensionati, Asl2 e una dirigente della Regione.

L'incremento delle rette è stato deciso lo scorso giugno, quando la giunta regionale, a firma dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, ha deliberato il riordino del sistema tariffario per la residenzialità e semi-residenzialità sociosanitaria extraospedaliera, con una definizione dei costi standard.

La delibera prevede che, per garantire l’uniformità sul territorio e l’adeguamento normativo ai Lea (Livelli essenziali di assistenza), le strutture in convenzione, esigano quote di compartecipazione pari alla tariffa base di 54,60 euro giornalieri per ogni paziente.

Sul territorio del savonese le tariffe erano tra i 40 e i 50 euro e con l'adeguamento alle nuove soglie previste le famiglie si sono viste arrivare le lettere dalle strutture che spiegano i motivi degli incrementi a cui dovranno fare fronte.

Modifiche tariffarie che comportano per i familiari dei pazienti in strutture, o per i Comuni che supportano con proprie risorse le persone in difficoltà nelle Rsa, incrementi che possono incidere anche fino a circa 200 euro al mese.

"Possiamo capire che ci fosse necessità di uniformare i costi – Spiega Fausto Dabove di Cgil Pensionati che con Cisl e Uil ha incontrato l'Asl2 - ma non condividiamo il metodo che, ancora una volta, non ha coinvolto il territorio. All'incontro, collegata online, anche una tecnica della Regione che ha spiegato come si è arrivati alla delibera che stabilisce un aumento graduale, da qui al 2026 per uniformare le tariffe. Quello che contestiamo, ripeto, è il metodo. Il territorio non è stato coinvolto, è stato fatto un pasticcio e ora questa situazione ricadrà su famiglie e Comuni".

"La Regione ci ha spiegato che la loro iniziativa prevedeva la gradualità - prosegue Dabove – a discrezione della struttura interessata, ma nella delibera di giugno è scritto che verrà applicata la tariffa. Abbiamo chiesto all'Asl un nuovo incontro al quale convocare anche i Comuni a capo dei Distretti sociosanitari perché questa situazione va sbrogliata, ma non gravando sulle famiglie".

Redazione

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