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Politica | 29 agosto 2024, 19:54

Elezioni regionali, se Atene piange, Sparta non ride: la Lega perde pezzi e ora anche il centrodestra ha i suoi grattacapi

Il presidente del consiglio regionale Medusei è il terzo a lasciare il ‘Carroccio’ dopo Brunetto e Riolfo. Sembra distante quel momento in cui il partito di Salvini era in pole position per esprimere il candidato alla presidenza

Elezioni regionali, se Atene piange, Sparta non ride: la Lega perde pezzi e ora anche il centrodestra ha i suoi grattacapi

Solo il ben più serio pasticcio dal ‘campo largo’ ha fatto sì che fino a oggi passasse sotto traccia il caos interiore della Lega ligure, passata nel giro di qualche settimana dall’ipotesi di esprimere il candidato presidente a perdere pezzi proprio nei giorni che dovrebbero aprire la campagna elettorale flash.

L’ultimo ad aver voltato le spalle al ‘Carroccio’ è stato un calibro pesante: il presidente del consiglio regionale Gianmarco Medusei, figura di spicco nello spezzino e ‘arbitro’ dell’assise in via Fieschi. Per sua stessa ammissione si è trattato di una scelta fortemente politica, figlia di “divergenze che si sono acuite nel tempo”. Annuncio che non è andato giù alla senatrice Stefania Pucciarelli, segretario della Lega in provincia di La Spezia: “Ennesimo caso di un voltagabbana che antepone l'interesse personale alla coerenza politica”. Un divorzio a suon di porte sbattute in faccia.

Ma, come noto, Medusei non è il primo a dire addio. Anzi, il presidente del consiglio regionale è il terzo calibro pesante a lasciare la Lega nel giro di qualche mese. Prima di lui era stato il savonese Brunello Brunetto a chiudere la sua esperienza con il partito di Salvini, mentre in precedenza la ventimigliese Mabel Riolfo aveva fatto ritorno in Forza Italia. Uno per provincia, Genova esclusa.
Tutti segnali che indicano come la strada del ‘Carroccio’ sia in salita anche in Liguria e non solo a Roma, con quel terzo posto nella triade di governo che inizia a pesare anche nelle dinamiche interne.

Non è un caso che il presidente ad interim Alessandro Piana abbia risposto con un laconico “niente fughe in avanti” alle indiscrezioni sull’ipotesi di Ilaria Cavo come candidata alla presidenza per il centrodestra. E non è nemmeno un caso che qualche settimana fa la Lega sia uscita di punto in bianco con la boutade dei due Piana (l’assessore Alessio e il presidente Alessandro) proposti come possibili frontman alle elezioni liguri.

Il tutto accade all’interno di un partito che, ai tempi dei domiciliari di Toti (sembra un’era fa, ma eravamo a luglio), vedeva in Edoardo Rixi l’uomo giusto per la corsa alla candidatura come presidente nella coalizione di centrodestra.
Mentre ora si trova a inseguire, sia Roma sia Genova.

Pietro Zampedroni

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