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Curiosità | 29 agosto 2024, 07:40

Oggi, 29 agosto, la Chiesa fa memoria del Martirio di San Giovanni Battista

Fede e arte si intrecciano a Loano nell’Oratorio dedicato proprio a San Giovanni Battista

Nella foto la statua di San Giovanni Battista, patrono di Loano

Nella foto la statua di San Giovanni Battista, patrono di Loano

Il 29 agosto la Chiesa ricorda il martirio di San Giovanni Battista, caduto per la grandezza di un uomo capace di ammonire il Re Erode Antipa per lo scandalo della convivenza con Erodiade, moglie del fratello Filippo.

Giovanni, detto il Precursore, è l’unico santo di cui si celebra oltre che la morte anche la nascita, il 24 giugno, perché, prima di venire alla luce, il nascituro balza di gioia nel ventre di Elisabetta, riconoscendo il Messia incarnato nella Vergine Maria.

E, non a caso, Gesù lo aveva preannunciato: «Io vi dico, tra i nati di donna non c’è nessuno più grande di Giovanni» (Luca 7,28). L’iconografia a lui legata prevede solitamente un vestito di pelli di cammello, un manto rosso, simbolo del martirio e una piccola croce con il vessillo recante la frase “Ecce agnus dei”, ecco l’Agnello di Dio.

Una meraviglia è l’Oratorio di San Giovanni Battista a Loano, divenuto, dopo il suo martirio, “Il Decollato”. In questa ricorrenza, la preghiera si fa intensa davanti alle urne con parte delle reliquie provenienti da Genova e donate alla Confraternita dei Disciplinanti Bianchi di San Giovanni Battista, tra le più antiche d’Italia, fondata nel 1262.

La storia del martirio di Giovanni è antica e nuova insieme. Da sempre, nel mondo si taglia ciò che disturba. Giovanni non condannava il peccatore, ma il peccato. Per questo Erode non si sentiva da lui giudicato e nascostamente lo ammirava, salvo poi cadere in crisi davanti alla richiesta di Salomè, comandata dalla madre Erodiade, di tagliargli la gola. San Giovanni Battista è il patrono dei conciatori di pelli (per come vestiva), oltre che dei sarti, pellicciai, degli albergatori (per il banchetto allestito da Erode!), di fabbricanti di coltelli, spade, forbici. Un inno in suo onore diede a Guido D’Arezzo spunto per i nomi delle note musicali: Ut Re Mi Fa Sol La Si (UT queant laxis - REsonare fibris - MIra gestorum - FAmuli tuorum - SOLve polluti - LAbii reatum - Sancte Johannes) ed è quindi patrono dei cantori. Infine dell’Ordine di Malta e di tutte le Anime Decollate.

La festa di San Giovanni Decollato si coniuga anche con le pie pratiche di misericordia della Confraternita dei Disciplinanti Bianchi di San Giovanni Battista di Loano, custode dell’Oratorio dedicato al Precursore di Cristo e che più volte si è fatta promotrice della sua conservazione e cura fino ai giorni nostri.

Reliquie

Secondo la tradizione della Chiesa cattolica, il capo del santo è conservato nella chiesa di San Silvestro in Capite a Roma. La reliquia, pervenuta a Roma durante il pontificato di Innocenzo II (1130-1143), fino al 1411 veniva portata ogni anno in processione da quattro arcivescovi. Il cranio custodito a Roma è senza la mandibola, conservata nella cattedrale di San Lorenzo a Viterbo.

Il famoso piatto (o vassoio), che secondo la tradizione avrebbe accolto la testa del Battista è custodito a Genova, nel Museo del Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo assieme ad una parte delle “ceneri” del santo. Altre reliquie si trovano nell’Oratorio di San Giovanni Battista a Loano.

Curiosità

La festa del Battista ricorre il 24 giugno, giorno del solstizio d’estate nel quale il sole è al culmine nell’apogeo. Complementare a questa consuetudine è quella di Giovanni Evangelista, la cui festa ricorre il giorno del solstizio d’inverno.

Silvia Gullino

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