Borghetto Santo Spirito, primo Comune in provincia di Savona, approva in Giunta la delibera di indirizzo per dar corso alle evidenze pubbliche in tema di concessioni demaniali marittime.
“In questo clima di generale incertezza - dichiara il sindaco Giancarlo Canepa - e con il perdurare dell’assenza di precisi dettami da parte del Governo, abbiamo ritenuto fosse ormai improcrastinabile assumerci la responsabilità di provare a gestire la situazione senza essere poi costretti solamente a subirla. Un ulteriore inerzia da parte nostra, oltre a costituire una violazione della normativa in essere con tutte le conseguenti assunzioni di responsabilità, avrebbe potuto causare un grave pregiudizio anche e soprattutto nei confronti dei balneari la cui attuale concessione, in assenza di una procedura di evidenza pubblica ultimata o, almeno, in fase avanzata di ultimazione, alla mezzanotte del 31/12/2024 cesserebbe irrevocabilmente. Per questo motivo, dopo un lavoro durato circa tre mesi in cui vi sono stati numerosi confronti con le varie associazioni di categoria non solo dei balneari ma di tutto il comparto turistico-ricettivo oltre che dei proficui momenti di condivisione con alcuni colleghi sindaci costieri e grazie soprattutto al lavoro degli uffici comunali, dell’assessore al Demanio Alessio D’Ascenzo e del nostro consulente legale, Avvocato Fabio Orsi, abbiamo individuato la procedura che, nel totale rispetto dei principi di trasparenza e libera concorrenza, meglio si addice alla nostra peculiare realtà”.
Il Comune di Borghetto ha scelto di assegnare concessioni per licenza della durata massima di quattro anni con partecipazione su istanza di parte degli attuali concessionari. Le istanze presentate verranno successivamente pubblicate per consentire ai terzi di presentare e eventuali istanze comparative.
Entro il primo di ottobre il Comune provvederà a pubblicare i disciplinari contenenti procedure e modalità di partecipazione.
“La scelta dei quattro anni - conclude il sindaco Giancarlo Canepa - ci consente di usufruire della deroga regionale per adeguare in tempi ragionevoli la percentuale di spiaggia libera prevista per legge e consentirà ai concessionari attuali o a possibili investitori di avere a disposizione quattro anni per presentare importanti progetti per la realizzazione di opere di pubblica utilità sul bene demaniale e non con investimenti tali che possano traguardare concessioni fino a vent’anni che sono, a mio avviso, necessarie per garantire una riqualificazione a 360 gradi dell’offerta turistico ricettiva generale del paese”.