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Attualità | 27 agosto 2024, 12:35

Savona-Monviso 3841-Savona: maratona no stop bici-gambe di 27 ore per il saluzzese Marco Galliano

Progetto sportivo solidale dello snowborder estremo. "Un viaggio di fatica" dedicato alla mamma Adriana e alla raccolta fondi Insieme contro l'Alzheimer. Galliano è partito con due supporter da Savona in bici. Dal pian del Re, è salito sul Monviso e ridisceso, ha ripreso la bici raggiungendo Savona

Savona-Monviso 3841-Savona: maratona no stop bici-gambe di 27 ore per il saluzzese Marco Galliano

Marco Galliano impegnato nel progetto MMM Savona Monviso Savona foto Paolo Cilli

320 chilometri in bici con 4.560 metri di dislivello positivo tra andata e ritorno, 24 km con le scarpette da trail running e 2.022 metri di disvello positivo. 

Sono 27,30 le ore di viaggio della maratona no-stop, due ruote, due gambe, insieme a quelle dei quattro supporter.

Marco Galliano, saluzzese, snowboarder-alpinista, campione di snow board estremo ha concluso con successo il suo viaggio “MMM - NS- Savona - Monviso 3.487- Savona (acronimo di Mare Monviso Mare, non stop) una due giorni, tra venerdì 23 e sabato 24 agosto, tra bici e salita re di Pietra.

Un progetto sportivo di solidadierà ideato da Galliano per sostenere la Fondazione Maratona Alzheimer, con la Rete del Dono, che segue attivamente la ricerca e il sostegno di tutte le famiglie coinvolte e dedicata alla madre Adriana, deceduta alcuni anni fa per la patologia. 

"Ciao Mamma, guarda come mi diverto” - questa bellissima canzone di Jovanotti degli anni 90 - scrive il campione saluzzese- ha fatto parte come colonna sonora delle mie prime avventure in montagna e facendola ascoltare a mia madre, Adriana, speravo la tranquillizzasse nel vedermi partire ad ore folli con sogni da realizzare, che per lei erano inquietanti. A pochi giorni dalla partenza della mia prima spedizione in Himalaya, mamma iniziò a cambiare, in poco tempo scoprimmo che la sua vita e di conseguenza la nostra, non sarebbe più stata come prima. Quando ci lasciò decisi di fermarmi non provando piacere neppure sulle mie amate montagne.

Cambiai vita, lavoro e molte delle mie convinzioni svanirono.Grazie anche alla mia amatissima Arianna, ricominciai insieme a lei e passo dopo passo ritornai ad avere nuovi stimoli.

Certo non sono più allenato come ai tempi, il fisico è logoro, ma il desiderio di tornare a faticare è più forte che mai. Amo faticare!".

La fatica del viaggio è iniziato venerdì 23 agosto alle 17 con la partenza in bicicletta da Savona a fianco di Max Vanzetti forte runner di Lombriasco e Davide Gino sportivo torinese, campione di nuoto pinnato.

Destinazione la sorgente del Po alle pendici del Monviso, ascensione in vetta e ritorno nel capoluogo di provincia ligure. Durante il tragitto hanno fatto una pausa nel centro storico a Saluzzo, verso le 22,30 nella Gallian's History Warehouse il “magazzino” dei ricordi di Marco Galliano, campione dello snowboard estremo, un museo privato che assemblea i cimeli delle sue imprese da brivido con la tavola, giù dalle cime dell’Himalaya.

Dopo la tappa-ristoro, raggiunto il Pian del Re, hanno calzato le scarpette da trail running, proseguendo di notte in direzione del rifugio Quintino Sella. La  cima del Monviso, con i suoi 3841 metri, è stata raggiunta intorno alle 7,30 di sabato ed è stato il giro di boa del suo progetto.

Max e Davide sono ridiscesi al Pian del Re accompagnando Galliano fino a Saluzzo, nuovamente in bicicletta, con altri due amici Fabrizio Rolle maestro di sci ed Andrea Mondino, portalettere della città, appassionato ciclista di randonnée.

Il viaggio ha previsto una seconda fermata nell’ex capitale del Marchesato intorno alle 14, questa volta in piazza Garibaldi, alla gelateria di Aurelio & company, il cui titolare Aurelio, è stato ingaggiato nell’iniziativa, per dare assistenza al gruppo, seguendolo con il van.

L’obiettivo era raggiungere nuovamente Savona, attraversando i Colli di Cadibona e Montezemolo. Come pianificato l’arrivo è avvenuto sabato alle 20,30.

Successo anche di cuore per il progetto, seguito attraverso i social da tantissimi fans. Grande adesione alla solidarietà abbinata al viaggio e una raccolta fondi (fin d’ora) di oltre 2.500 euro per la fondazione. Il link della Rete del dono è ancora attivo

“Con queste righe si conclude questo viaggio a dir poco emozionante - afferma Galliano- Voglio ringraziare tutti coloro abbiano creduto in questo mio “balin”:  in primis i soci di fatica, il driver Aurelio (il nostro angelo custode) la mia dolcissima Arianna che mi supporta e sopporta sempre, ed infine Letizia (responsabile della comunicazione e curatrice del mio profilo Instagram) figura più importante perché è riuscita a comunicarvi tutte le motivazioni e i sentimenti che ho provato.

Chi mi conosce sa quanto sono incompatibile con i social e la tecnologia, ma in questo caso dovrei ricredermi perché solo grazie a questo canale social abbiamo raggiunto un successo straordinario ed assolutamente inaspettato nella raccolta fondi per la Fondazione maratona alzheimer e questo ci ha riempito il cuore di gioia. Un abbraccio sportivo".

Vilma Brignone

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