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Attualità | 25 agosto 2024, 10:52

Industria, Pasa (Cgil Savona) reclama l'intervento del Governo: "Necessario per dare un futuro al territorio"

Aerospazio, rinfuse e siderurgia con le incognite dei comparti dell'automotive e del vetro le vertenze su cui mette la lente d'ingrandimento il segretario provinciale

Industria, Pasa (Cgil Savona) reclama l'intervento del Governo: "Necessario per dare un futuro al territorio"

Un intervento urgente del Governo, coinvolgendo tutte le parti interessate, per evitare la dismissione di impianti e la perdita di posti di lavoro, salvaguardando così l'economia locale.

Questo l'allarme lanciato dal segretario della Cgil savonese Andrea Pasa, che in una nota esprime preoccupazione per la situazione dell'apparato industriale e manifatturiero della provincia auspicando un maggior coinvolgimento di Palazzo Chigi nelle vicende locali che riguardano settori importanti a livello nazionale come l'aerospazio, la siderurgia, l'automotive e le infrastrutture.

"Accanto alle numerose opportunità che rischiano di non essere colte per la latitanza della politica regionale e nazionale, c'è da difendere subito e meglio una parte importante dell'apparato industriale e manifatturiero del nostro territorio - afferma Pasa -. Col ridimensionamento dell'industria, la nostra provincia rischia di essere trascinata verso il punto di non ritorno, diventando un territorio sempre più sbilanciato verso il terziario, che corrisponde a un lavoro povero, precario, insicuro e mal pagato. La politica locale e le associazioni imprenditoriali devono pretendere risposte urgenti dal Governo; ad oggi, la politica regionale e nazionale per Savona e provincia hanno prodotto solo commissari, subcommissari, innumerevoli bandi e false promesse".

"Aerospazio, rinfuse e siderurgia, con le incognite dei comparti dell'automotive e del vetro" quindi le vertenze che rivestono un ruolo significativo in filiere strategiche e che preoccupano il sindacato in quanto non ricevono "da troppo tempo risposte da Regione Liguria e dai Ministeri".

"Lo ribadiamo per l'ennesima volta: siamo di fronte a un rischio molto concreto per un pezzo importantissimo del nostro sistema industriale e manifatturiero provinciale - continua - La situazione richiederebbe attenzione e investimenti urgenti per scongiurare il rischio di avviare un processo di dismissione e perdita di filiere e professionalità strategiche per l'intero Paese, oltre che di migliaia di posti di lavoro".

Il primo settore analizzato, scendendo nel dettaglio, è l'automotive: "I numeri parlano chiaro: assistiamo a incentivi di un miliardo di euro mentre aumenta la cassa integrazione in tutti gli stabilimenti italiani, con riflessi negativi anche sul territorio savonese, dove sono presenti due importanti imprese, Bitron e Continental, che insieme occupano circa 1000 lavoratori e lavoratrici, compreso l'indotto locale e non, e i volumi produttivi iniziano a ridursi. Per questo servirebbero investimenti pubblici e privati per salvaguardare anche le aziende della componentistica e per attrarre altri costruttori che valorizzino la componentistica nel nostro Paese".

"Sulla siderurgia - dice invece - occorre intervenire per far tornare le persone al lavoro e non perdere impianti strategici per il futuro della produzione di acciaio. È necessario che lo Stato assuma un ruolo strategico e di gestione. Sanac a Vado è in amministrazione straordinaria da oltre 10 anni, e siamo di fronte all'ennesimo bando (addirittura il sesto)".

Immancabile il capitolo Piaggio Aerospace. L'azienda "è in amministrazione straordinaria da oltre 6 anni, e da poche ore ha annunciato un ulteriore posticipo dei tempi del bando di vendita" ricorda Pasa.

Vi è quindi la questione delle funivie, "ferme al palo dal novembre del 2019: 4 governi sono passati senza ripristinare l'infrastruttura strategica per il comparto delle rinfuse e per garantire sicurezza al trasporto delle stesse. Neppure un viceministro ligure, l'attuale, è riuscito a sbrogliare la matassa".

"Per dare un futuro al nostro territorio, è necessario che il confronto e la discussione avvengano a Palazzo Chigi, con la Presidenza del Consiglio e tutti i Ministeri coinvolti, con le organizzazioni sindacali, le amministrazioni interessate e le associazioni imprenditoriali. Questo lo dovrebbero pretendere tutti, e non solo il Sindacato Confederale" chiosa Pasa.

Redazione

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